MILANO. E’ boom in fatto di black food. Il total black non risparmia nemmeno la tavola, donando un abito da sera a cibi e ingredienti perché, è risaputo, il nero sta bene con tutto. Più forte è l’impatto visivo, maggiore è la cura dei piatti. Il black arricchisce e attrae i consumatori. Il colore del prodotto diventa un aspetto determinante, poiché delinea, connota, evoca e crea identità al cibo.
Presentato in un piatto patinato o in una superficie lucida, diviene di un’eleganza insostituibile, mentre nella connotazione opaca, può apparire sobrio, modesto, leggero, semplice ma allo stesso tempo chic. Ciò che affascina è il legame con il mondo notturno: il nero è simbolo di mistero, di notte, di cose nascoste e sconosciute. La mancanza di colore attrae di fatto personalità ribelli e allo stesso tempo forti, di una sensualità profonda, sfrontate, che non hanno paura.
La moda black food smania ormai in tutta Europa e oltre oceano. In tutte le più grandi città in cui il servizio è attivo, da Stoccolma a Milano, dal siciliano al giapponese, gli ingredienti di colore nero iniziano a generare molto più di una semplice curiosità. Registrando migliaia di richieste. Così cuochi e chef decidono di cavalcare la tendenza. E propongono nei loro menù sempre più piatti dark.
Si parte dal ‘classico’ nero di seppia che scurisce e saporisce spaghetti e linguine come vuole la tradizione veneziana. Utilizzato per originali ravioli di ispirazione cinese ripieni di salmone o ancora in ricette vicine alla tradizione siciliana, come l’arancina.
Altro re del nero in cucina è il riso venere, utilizzato per black roll, uramaki, cirashi e tartare. Ma anche farina per pizza e burger veggy, rigorosamente racchiusi in uno scrigno di pane al carbone vegetale.
Sostanza naturale che aiuta ad assorbire i gas a livello gastrico e intestinale, viene utilizzato nell’impasto di pane e pizze per conferir loro quella particolare variazione cromatica che stuzzica sia gli amanti del finger food sia quelli dei piatti stellati.
Il carbone vegetale arriva anche nella lavorazione di formaggi, come la Nera di Bufala o ancora come ingrediente base del nuovo colorante cocktail Gum Nero, che dona ai cocktail una colorazione dark naturale senza alterarne il gusto.
In voga anche l’aglio nero, nato da una particolare fermentazione a temperature controllate per trenta giorni che conferisce all’alimento un sapore più dolce. Il nero diventa, così, a prova di bacio.