PALERMO. Estroso, geniale, mai scontato. Riesce sempre a rinnovarsi e a proporre spunti interessanti per chi ricerca tutte le sfumature capaci di caratterizzare il mondo della cucina. Una cucina in continua evoluzione che riflette il forte senso estetico del cuoco, ma anche il legame indissolubile con tutto ciò di stimolante che lo circonda. Nei suoi piatti si mescolano tecnica e prodotti che strizzano l’occhio alla cucina tradizionale, riletture dei classici e attenzione per la sostenibilità. Tony Lo Coco, una stella Michelin e patron del ristorante I Pupi ipupiristorante.it di Bagheria in provincia di Palermo, è uno degli chef nostrani tra i più richiesti in Italia e all’estero.
Tony Lo Coco, estro e passione
Stupisce forse più di altro la complessità di ogni singolo piatto che si risolve nell’atto finale in una raccolta di ricercatezza nella presentazione, forte identità nello stile e semplicità straordinaria. Elementi che donano sensazione di leggerezza a conclusione dell’intero menu. Classe 1974, Tony Lo Coco è nato e cresciuto a contatto col mare nell’incantevole borgo marinaro a pochi passi dal capoluogo. Radici ben marcate nei suoi piatti che vedono elemento principe il pesce.
Stupisce ed esalta la sua stigghiola di tonno, che si rifà a un caposaldo dello street food palermitano.
Innovativi gli anelletti al forno con ragù di tonno, così come gli spaghettoni e un omaggio allo sfincione bagherese rivisitato con estrema originalità.
La Sala: accoglienza e cura del cliente
Il percorso degustativo è un vero e proprio risveglio dei sensi, dettato dalle stagioni. Percorso esaltato dalla professionalità della sala e del lavoro svolto da un team, puro concentrato di perfezionismo e di attenzioni tutte rivolte al cliente. Sotto la direzione della perfetta padrona di casa Laura Codogno, consorte nella vita e socia in affari dello chef Lo Coco.
I Pupi: eleganza e rigore in cucina
Il ristorante “I Pupi” apre nel 2009 e conquista la meritata stella Michelin nel 2014. Oltre alla ricercatezza del menù, esprime la propria personalità attraverso l’ambiente. Il design è nitido – così come il tovagliato – minimalista, ordinato e moderno: tutti valori che il bianco riassume ed esprime. All’interno si percepiscono in un colpo solo eleganza e rigore da cucina. Le pareti lasciano spazio a preziose opere d’arte contemporanea. La cantina è ben assortita.
La cucina, luogo d’incessante ricerca
Dalla sala si intravede la cucina, dalla quale si può osservare il lavoro certosino dello chef e dei suoi fedeli collaboratori, svolto in un silenzio quasi mistico. Luogo dove ogni giorno si passa attraverso la routine delle basi fino al capolavoro della finitura del piatto.
Il percorso degustativo
Orogastronomico racconta l’incantevole percorso degustativo firmato Tony Lo Coco. Un percorso sensoriale tra i profumi del capoluogo. Il pre-antipasto è all’interno di un piccolo cofanetto che racchiude il sapore intenso del burgur di verdure con cappero di Salina fritto.
Cartoccio con una crema di ricotta salata, barbabietola e perlage di tartufo; polpetta di sarde; ricciola con ragù di tonno; cornucopia di cannolo con crema di ventresca di tonno, patata croccante e i fritti (arancine alle verdure con miele al tartufo, panella con confettura di arancia, crocchetta con salsa wasabi e sarda allinguata)
“Come fosse uno spaghetto alla chitarra” è un’esplosione di estro e concreta padronanza di perfetta tecnica. E’ una vellutata di bottarga, mollica atturrata, perlage di yuzu.
Al primo morso è un esplosione di gusto il sandwich di pane con baccalà mantecato, sesamo nero e schiuma di panella.
Ricordo di sfincione bagherese racchiude una storia, una tradizione intramontabile e ne esalta la perfetta tecnica dello chef: base di mollica di pane fresco, servito con pane croccante. All’interno gli ingredienti della tradizione: la tuma, la cipolla e l’acciuga.
Perfetto incontro di tradizione e innovazione. I tortelli fatti a mano con ripieno di bufala, serviti con una crema di palina (broccoli, acciuga, pinoli), pomodorino confit cotto nel forno a legna, gocce di uva sultanina, ricotta salata e chips di broccolo.
Gli spaghetti alla chitarra ai ricci, aglio, nocciole e clorofilla di prezzemolo. E’ un piatto che assapori dall’inizio alla fine. All’interno viene esaltata la freschezza del riccio. E’ una vera poesia per le papille gustative.
Una dolcezza intrigante la crema di zafferano, il gelato ai frutti di bosco e cannella.
Ristorante I Pupi
Via del Cavaliere, 59
90011 Bagheria (Palermo)
ipupiristorante.it