MODICA (RG). Lo si trova in tutte le cucine italiane, da Nord e Sud. E’ democratico perché alla portata di tutti. E’ protagonista di canzoni, componimenti poetici ed espressioni artistiche varie. Il caffè è una di quelle cose che mette tutti d’accordo, l’occasione per prendersi una pausa, per fare due chiacchere o semplicemente per darsi uno sprint in giornate in cui si fa fatica ad ingranare.
Caffè Moak, una storia lunga 51 anni
Da 17 anni il caffè è anche protagonista di un concorso letterario molto originale, apprezzato e conosciuto nel panorama nazionale: il caffè letterario di Moak, azienda modicana fondata nel 1967 da Giovanni Spadola che oggi vede coinvolti anche i due figli Annalisa e Alessandro.
Premiazione dell’edizione 2018
Presso la sede di Viale delle Industrie, un complesso architettonico di 10.000 metri quadrati, lo scorso 27 Ottobre si è tenuta la cerimonia di premiazione dell’edizione 2018. Il magazzino dell’azienda per l’occasione si è trasformato in un salotto letterario, molto accogliente e decisamente inebriante: l’aroma del caffè infatti si sprigionava ovunque, regalando ai presenti una piacevole sensazione.
Di tutto rispetto la giuria, chiamata a valutare gli oltre 400 elaborati presentati per la diciassettesima edizione dedicata allo scrittore Salvatore Quasimodo – anche lui di Modica – a 50 anni dalla sua scomparsa: a presiederla Piero Dorfles, giornalista e critico letterario.
Assieme a lui erano presenti Nadia Terranova, collaboratrice de Il Sole 24 ore, Internazionale e Il Foglio, Enza Campino, responsabile della rubrica Parola di libraio, de Il Sole 24 Ore, Luca Nicolini, ideatore del Festival letteratura Mantova e Antonio Pascale, giornalista e scrittore.
Ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio è stata Costanza Frola, 33 anni di Torino, con il racconto “Maria Antonia: la Morte e la tazzina di caffè”; secondo posto per il racconto “Il sacro rito di Zito Caffè” di Renzo Brollo, e terzo classificato l’elaborato presentato da Sara Formisano, 29 anni di Torre Annunziata (Napoli) con il racconto“Caffè americano” la stessa scrittrice ha anche ricevuto il riconoscimento del Premio Belgiorno per essere stata la più giovane e talentuosa tra i finalisti.
Ma oltre agli scrittori il caffè ispira anche i fotografi, ed è cosi che da 5 anni al caffè letterario Moak ha affiancato “Fuori Fuoco”, il concorso internazionale di fotografia. Anche in questo caso grandi nomi a comporre la giuria che ha scelto le foto vincitrici tra le 200 presentante da altrettanti partecipanti: Laura Serani, autrice e curatrice di prestigiosi festival internazionali di fotografia è stata la presidente, con lei Vicky Gitto, Direttore Creativo e Presidente Art Directors Club Italiano,Jacques Borgetto, fotografo, Marco Lentini, art director for[me]moak, Giovanna Calvenzi, photo editor) e Alessia Locatelli, critica d’arte contemporanea e fotografica.
Al primo posto le foto di Fernando Zaccaria – fotografo che si divide tra New York e l’Italia – con l’opera fotografica “Semiosis caffè pittografico”; secondo classificato Salvatore Zito con l’opera fotografica “Recall eterne icone”, mentre il terzo premio è andato a Alberto Schettino, con i tre scatti “La danza degli aromi” .
I dieci inediti selezionati dalla giuria saranno pubblicati nell’antologia “I racconti sul caffè”, che da quest’anno saranno distribuiti in formato digitale.
Ad allietare la serata, condotta da Betty Senatore – voce di Radio Capital – lo swing de Le Sorelle Marinetti che ha riportato il pubblico nelle atmosfere degli anni ’30. Nel corso della serata è stata anche presentata da parte di Vincenzo Castellana di Abadir – Accademia di Belle Arti di Catania – e Annalisa Spadola, direttore marketing di Caffè Moak la terza edizione di Sicilia Felicissima , il concorso indetto da Abadir, Aiap e Moak, rivolto a designer, aziende e studenti che hanno sviluppato negli ultimi dieci anni progetti di comunicazione visiva legati al territorio siciliano
Al termine delle premiazione un invitante rinfresco autunnale con frittelle dolci e salate, castagne e fichi d’india, i vini della cantina Marilina, le birre artigianali del Birrificio Tarì e a chiudere il cerchio non poteva mancare un ottimo caffè per concludere l’evento nel migliore dei modi.