PALERMO. Piaceri che si fondono per dare vita a un’esperienza multisensoriale. Enosteria Sicula ha ospitato una serata speciale. Un momento di incontro tra i piatti raffinati firmati dall’Ambasciatore del Gusto, lo chef Gioacchino Sensale, i vini sapientemente selezionati da Marcello Malta, degustatore ufficiale Ais Sicilia, e da Livia Ricevuto, sommelier Ais, e i dipinti di Virticchio. Ideatori dell’iniziativa, i titolari dell’Enosteria: Massimo Rallo, Danilo Ciulla e Piero Scelfo.
Arte, cibo e vino ad Enosteria
Un percorso unico nel suo genere, pensato per presentare alcuni piatti del menù invernale che partirà da gennaio 2019, firmato dallo chef Gioacchino Sensale. Sapori raffinati, nuovi, tipici di un ristorante gourmet che sanno tuttavia di tradizione. Pietanze che rivelano una perfetta convergenza tra mare e terra, ponendo grandissima attenzione alla scelta delle materie prime. In abbinamento i vini delle Cantine siciliane. Un connubio perfetto di odori e sapori.
Virticchio, la Sicilia a colori
A presentare la serata la giornalista Federica Terrana. Ad impreziosire il tutto, il progetto artistico di “Virticchio, allegorie di colori” che nasce dall’incontro di due passioni legate dall’amore tra padre e figlio: la fotografia di strada, raccontata da Francesco Coniglio e trasformata in dipinti realizzati dal padre. Arte festosa, che attraverso forti cromie narra le vivide atmosfere della Sicilia, al momento nelle pareti del ristorante di via Torrearsa, 3, a pochi passi dal Politeama.
Enosteria Sicula
Enosteria Sicula è un format siciliano che tende ad esaltare l’eccellenza del made in Sicily: dai suoi prodotti gastronomici di qualità, alle cantine vitivinicole fino ai birrifici artigianali.
Il menù degustazione firmato Sensale
Nei piatti dello chef Gioacchino Sensale risalta il patrimonio gastronomico del territorio, da cui attinge sapori dalla assoluta pienezza e dall’uso sapiente di tecnica e passione. Il menù invernale è sobrio ma accattivante, innovativo, capace di esaltare le materie prime accuratamente bilanciate. Riesce a catturare sia i curiosi di novità sia chi ama mangiare in modo più tradizionale.
L’amuse bouche è originale: la freschezza dello scampo viene esaltata dal mandarino. In abbinamento lo Spumante Brut Rosè 2014 Terrazze dell’Etna (36 mesi)
L’antipasto è sensazionale: un mix tra passato e presente. Un piatto completo, perfettamente bilanciato. Inevitabile fare il bis. Carciofo spinoso di Menfi alla “villanedda” con finduta di caciocavallo palermitano DOP, salsa rossa all’acciuga e “muddica atturrata
Catarratto “Vigna di Mandranova” 2016 Alessandro di Camporeale
Bottoni ripieni di orata con salsa di conchigliacei gocce di aglio, olio, peperoncino e prezzemoloMemorie 2013 Fondo Antico
Baccalà in olio cottura con borraggini, porri fondenti e spugna al nero di seppiaIl secondo piatto è semplice ma al contempo originale, tanto da esaltarne gusto e freschezza del baccalà. In abbinamento Etna Rosso Doc 2016 Benanti
Cachi e yogurt caramellato
Cremoso alla mandorla Tuono di Avola con limone, frolla integrale del pastificio Mogavero e gel di mandarinoCapofaro Malvasia 2017 Tasca D’Almerita
I vini raccontati da Marcello Malta
TERRAZZE DELL’ETNA Spumante Metodo Classico Rosè brut 2014 (Pinot Nero 90%, Nerello Mascalese 10%).
Coltivato a 800 m a Randazzo, ha la caratteristica di essere “degorgiato” a la volée (a mano) anziché a la glace. Effonde nuances fresche e marine e rimanda a piccoli frutti rossi come corbezzolo, ribes rosso, melagrana, fragolina, ma anche macchia mediterranea. Perlage fine e cremoso, con ritorni di arancia sanguinella. In due parole: eleganza e vivacità.
ALESSANDRO DI CAMPOREALE Catarratto “Vigna di Mandranova” 2016.
Vino bianco fine e di gradevole mineralità. Un sorso capace di uscire dagli schemi e regalare sensazioni di forti emozioni. Scorza di limone, mela verde, pepe bianco e pietra focaia, insieme ad un bell’equilibrio e verticalità, hanno fatto innamorare i commensali.
FONDO ANTICO “Memorie” 2013 (Nero d’Avola in rosè).
Il vino del cuore, dei ricordi della società di un tempo, quando belle cantine di ogni famiglia la botte di vino rosato era alimento e simbolo celebrativo di unione. Una “Grande Bellezza” che ha fatto il suo tempo e che racchiude splendore e magnificenza di una volta. Note di moretta, di visciola in macerazione, di ammalianti spezie dolci come cannella, zenzero e vaniglia. Poi cipria, confetto e burro di cacao. E in bocca una straordinaria piacevolezza di sorso.
BENANTI Etna Rosso 2016.
Cantina etnea di punta, nota in tutto il mondo. Punto di riferimento assoluto per qualità ed aderenza territoriale. Un vino che fa pochissimo legno e che abbiamo osato accostare su un pesce strutturato come il baccalà, stupendo gli ospiti sull’insolito abbinamento pesce-vino rosso. Traguardo centrato. Profondità e freschezza donano delicatezza e leggiadria ad un Etna esemplare come questo.
TASCA D’ALMERITA Capofaro Malvasia passita 2017.
Una dolcezza mai stucchevole egregiamente bilanciata da una elegante freschezza. È questo il segreto di Capofaro che ti ammalia e conquista con le sue note calde espressive e tipiche di una Sicilia assolata. Profumi intensi e aromatici come albicocca, miele, canditi, mughetto, pepe nero e citronella, amabilmente sposati a due capolavori (pre-dessert e dessert, oltre alla piccola pasticceria finale extra menu) dello chef Gioacchino Sensale.
Il locale è aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle ore 18.30 all’1.00. La cucina chiude alle ore 23.00.
Enosteria Sicula
Via Torrearsa, 3
Palermo. Tel. +39 339.4531471