RIMINI. Morto il re dello zucchero, Francesco D’Avino, è stato trovato senza vita nella sua stanza d’albergo a Rimini, dove si trovava per partecipare al Sigep.
Quarantotto anni, imprenditore napoletano era amministratore unico dell’omonima azienda. A quanto pare si tratterebbe di un gesto estremo, come conferma la Questura di Rimini che sta indagando sul caso.
Si tinge di rosso la quarantesima edizione del Sigep, il salone internazionale dedicato al mondo della Gelateria, della Pasticceria e della Panificazione Artigianale in programma fino a mercoledì nel quartiere fieristico della città romagnola.
Morto il re dello zucchero, forse un gesto estremo
D’Avino doveva essere uno dei tanti ospiti illustri del salone internazionale dedicato al mondo della Gelateria, della Pasticceria e della Panificazione Artigianale in programma fino a domani nel quartiere fieristico della città romagnola, è stato trovato ieri senza vita in una camera d’albergo della città.
A dare l’allarme la moglie dell’imprenditore che non riusciva a mettersi in contatto col marito. A trovare il corpo l’albergatore. Forse a causa di un disturbo depressivo l’uomo si sarebbe impiccato nella sua stanza d’albergo.
Il re dello zucchero, chi era Francesco D’Avino
Erede di un brand fondato nel 1927 dal nonno Francesco. Il marchio D’Avino è uno dei più importanti brand nazionali dell’industria dello zucchero, partner nel corso della stagione calcistica 2016 – 2017 del Napoli Calcio. La D’Avino nasce come realtà imprenditoriale attiva nel settore della panificazione, ma progressivamente, negli anni, la mission aziendale si sposta verso la commercializzazione della farina e della trasformazione dello zucchero.
Francesco D’Avino, nato a Ottaviano in provincia di Napoli, aveva ereditato l’azienda nel 2016 alla morte del padre Vincenzo.
Fu Vincenzo D’Avino, per esempio, a inventare la bustina di zucchero da bar usa e getta e personalizzate.
L’azienda, leader nella distribuzione di zucchero semolato e raffinato per uso industriale, nello stabilimento di Poggiomarino dà lavoro a una cinquantina di dipendenti.