MESSINA. Domani, sabato 1 giugno, alle ore 10,00, nella sala conferenza del Santuario di Sant’Antonio, in via Santa Cecilia, 121, sarà presentato il libro “L’incredibile storia di don Turiddu u gazzusaru”. È un lungo racconto di 120 pagine, ricco di immagini fotografiche, scritto da Salvatore Farina sulla base della viva testimonianza di Nuccio Daidone, figlio del protagonista.
L’associazione culturale abbina la dolcezza alla cultura: se da una parte, fa rivivere le secolari tradizioni siciliane attraverso il lavoro dei suoi abili maestri pasticceri.
La storia inizia in maniera tragica a Messina nel 1915. Il piccolo Salvatore Daidone rimane subito orfano di entrambi i genitori, verrà adottato dalla sorella della madre, ma solo fino a 9 anni. A causa di un gravissimo episodio, ritorna ad essere un povero orfanello abbandonato per le strade di una città segnata ancora dalle macerie del catastrofico terremoto del 1908. Come l’Oliver Twist di Charles Dickens, lo sventurato entra a far parte di una banda di ladruncoli fino a quando non incontra sant’Annibale Maria di Francia.
Questo è il capitolo più importante e più bello del libro, ed è anche il motivo per cui si presenta nel giorno della festa di sant’Annibale, nel Santuario di sant’ Antonio che oltre ad avergli dedicato un bel museo ne custodisce le sacre spoglie. Alla presentazione saranno presenti il professore Salvatore Farina e il maestro Nuccio Daidone: rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione culturale “Duciezio” dedicata alla valorizzazione del patrimonio dolciario siciliano.
Subito dopo l’incontro, verrà offerta ai partecipanti una deliziosa degustazione di prelibatezze gastronomiche della tradizione messinese curata: dai maestri Ducieziani Lillo Freni, Rosario Zappalà, Maurizio Messina, Francesco Arena e Peppe Arena; dal responsabile di “NonsoloCibus” Fabrizio Scaramuzza e dal titolare dell’azienda “Arrigo Vini” Stefano Arrigo.