D’Attoma Day, viaggio tra gli odori e i sapori in “Terra Costantino” 0

VIAGRANDE. L’obiettivo era visitare l’Italia in un calice e così è stato. Immerso nel verde di Viagrande alle pendici dell’Etna, venerdì sera nella cantina “Terra Costantino”, l’enologo Luca D’Attoma, pluripremiato sia dalla critica americana, sia con i “5 grappoli” della guida Bibenda che da ventuno anni è il testo di riferimento per vini d’Italia, è stato assoluto protagonista di una masterclass che ha coinvolto numerosi wine lovers e giornalisti.

Un viaggio tra i sapori e gli odori di una terra che in questo periodo dell’anno si può ammirare in tutto il suo splendore. Un’experience che ha entusiasmato i presenti, i quali attraverso la degustazione di 12 pregiati vini, rosati, bianchi e rossi, hanno potuto assaporare e capire nel dettaglio le peculiarità di ogni bottiglia presentata in questo attesissimo D’Attoma Day.

Altro ospite di prestigio della masterclass è stata Daniela Scrobogna, presidente del comitato scientifico nazionale della Fondazione Italiana Sommelier, la quale con la sua narrativa emozionale ha coinvolto gli ospiti che hanno appuntato minuziosamente tutti i dettagli sui travolgenti odori, inebrianti sapori e colori intensi dei vini presentati. Assente, invece, per motivi di salute, l’enologo Andrea Lupi.

La presentazione ha avuto inizio con la degustazione del deAtena – Etna doc Rosato 2018 di Terra Costantino, un vino fruttato creato con l’uva rossa del nostro vulcano, che esprime una forte personalità, con una nota di fragola e ciliegia. Avvolgente, con un pizzico di essenza floreale è il Si – Costa Toscana Igt Rosato 2018 della cantina Duemani. 13% di gradazione, ma davvero impalpabili, un vino dal grande equilibrio per il palato. E infine per completare la “batteria” dei rosati è stato assaporato lo Spelt – Cerasuolo d’Abruzzo Superiore doc Rosato 2018 della Fattoria La Valentina. La colorazione di questo vino è più intensa rispetto ai primi due e anche per il suo profumo si avverte un netto distacco. Possiamo definirlo un rosso destrutturato, dove è ben definita l’essenza del Montepulciano.

Passando ai bianchi, l’altro protagonista di casa è il de Aetna – Etna doc Bianco 2017. Il vino che fa parte della famiglia di Terra Costantino presenta diverse analogie con lo Chardonnay. Dal carattere agrumato e con un pizzico di menta, si fonde con l’essenza della frutta secca, per essere più precisi con la nocciola. “Un vino – definito da Daniela Scrobogna – proiettato nel futuro”. Presentato in anteprima il da Fora’ Manzoni – Trentino doc Bianco 2018 della cantina Toblino, vino tratteggiato dove alcol e acidità cercano la fusione. Colpisce immediatamente il suo gusto aromatico di fiori bianchi con base di frutta secca, la quale lascia al bevitore una scia mandorlata. Altro campione imbottigliato per l’occasione sempre da Cantina Toblino è il Foll Chardonnay – Trentino doc 2018. Sapido ma piacevole con matrice di frutta secca, evoca in bocca la crema di limone accompagnata da mandorla e nocciola.

In seguito, D’Attoma e la Scrobogna hanno illustrato ai presenti altre due anteprime, Petite Arvine – Valle d’Aoste dop Bianco 2018 e Chambave – Valle d’Aoste dop Bianco 2018 delle cantine Rosset. Due tipologie di vino chiuso e compatto, con odore agromatico preciso che mette in risalto le note mentolate. Dal sapore travolgente dà al palato una sciabolata di acidità con chiusura dolce. Oltre allo Spelt – Cerasuolo, altro prodotto de la Fattoria La Valentina, il Pecorino – Colline Pescaresi igt Bianco 2018, vino dal colore salmastro, caratterizzato dalla presenza di erbe aromatiche e dalle note squillanti.

Al termine della masterclass, giunge il momento dei vini rossi, con I Calanchi – Colli di Parma doc Rosso 2018 della cantina Monte delle Vigne e il Cannonau di Sardegna doc Rosso 2017 della cantina Antonella Corda. Il primo è un lambrusco, un vino strutturato perfetto nell’accompagnare pietanze come le tagliatelle al sugo e la carne di maiale. Il secondo è dal colore tendente al trasparente con note fruttate al melograno con un’evidente essenza floreale.

Con il calar della sera, appassionati e giornalisti sono stati intrattenuti, nella splendida terrazza di Terra Costantino, dai piatti gourmet dello chef Seby Sorbello, una vera e propria garanzia di qualità, che, con le sue sapienti mani, ha portato in tavola la tradizione culinaria mediterranea e con la preparazione di una cena sopraffina composta da 8 portate.

Magnetici cooking show che hanno preso vita in diverse isole dei sapori. Il fiore all’occhiello della cucina dello chef Sorbello è il crudo di cernia con pesca all’Etna rosato. Proposta originale e dalle note intense il Gambero rosso di Mazara servito su una dadolata di ortaggi al profumo di timo con fonduta di Ragusano DOP, ricoperto da scaglie al tartufo dell’Etna. Per gli amanti del pesce incanta e seduce il Tataki di tonno con una suggestiva schiuma di Etna bianco.

Per chi predilige la carne, invece, un’esplosione di sapori per il palato è la crocchettina di ricotta accompagnata dalla caponata al miele di Zagara. Di certo non è passata in secondo piano la guancia all’Etna rosso con passatina di finocchio e verdure di campo salate, la quale mette in risalto i sapori della nostra Terra.

Sfizioso e gradevole quanto basta il paninetto con petali di suino nero dei Nebrodi, farcito con cipolla rossa in agrodolce e maionese d’avocado. Abbinamento perfettamente bilanciato.

E per chiudere in bellezza una piacevole serata, destinata ad essere ricordata, con un mix di profumi e sapori tipicamente siciliani, sono state servite delle granite abbinate perfettamente con delle mini brioche.

Questo il menù completo realizzato dallo chef Seby Sorbello:

– Crudo di cernia con pesca dell’Etna rosato
– Gambero rosso di Mazara con dadolata d’ortaggi al timo e fonduta di ragusano Dop al tartufo
– Guancia all’Etna rosso con passatina di finocchio e verdure di campo salate
– Battuta di asina con asparagi selvatici e mandorla Pizzuta d’Avola
– Crocchettina di ricotta con caponata al miele di Zagara
– Paninetto con petali di suino nero dei Nebrodi, cipolla rossa in agrodolce e maionese d’avocado
– Tataki di tonno con schiuma di Etna bianco
– Granite siciliane con brioche

 

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Classe 1992, con una passione smisurata per il giornalismo. Dal 2015 all'estate del 2018 redattore di ITASportPress, testata giornalistica sportiva che mi ha permesso di collaborare con La Gazzetta dello Sport. Continuo a scrivere di calcio grazie al mio ruolo di coordinatore per Datasport.it, ma è per il Quotidiano di Sicilia, di cui sono attualmente collaboratore, che mi occupo di altri argomenti quali politica, pubblica amministrazione, consumo, imprese ed economia.

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