SCICLI (RG). Presentato il ricco programma della Sagra della Seppia 2020, la tradizionale festa a ridosso della primavera che promuove le eccellenze gastronomiche e il borgo marinaro di Donnalucata. La Sagra si svolgerà nei giorni 13, 14 e 15 marzo nell’area antistante il porticciolo di Donnalucata, in concomitanza con la festa di San Giuseppe.L’evento è promosso ed organizzato da Gianni Voi, Presidente dell’Associazione Peppe Greco, con il patrocinio del Comune di Scicli e dell’Assessorato Regionale al Turismo della Regione Sicilia, la Confcommercio di Ragusa e Auser di Scicli. L’incontro con la stampa si è svolto a Palazzo Mormino a Donnalucata.
Era presente anche Veronica Matta, presidente dell’associazione culturale Sa Mata, l’Albero delle idee, la quale ha presentato il Convegno antropologico internazionale denominato “Le Rotte de sa panada. Sicilia, Sardegna e Isole Baleari, unite dal gioiello della dieta mediterranea” patrocinato dalla Regione Sardegna con l’Assessorato regionale al Turismo e dall’Istituto “Menorca Europan Region of Gastronomy” dell’Assessorato insulare di Minorca.Una delle novità di quest’anno infatti è il gemellaggio culturale e gastronomico con la Sardegna e le Isole Baleari con le quali si è scoperto di avere delle similitudini alimentari e culturali riscontrabili nella preparazione delle ‘mpanate, simili appunto alle panadas sarde, maiorchine e minorchine.
“Ha senso chiedersi dove sia nata la ‘mpanata o sa panada?” – ha domandato nel corso del suo intervento l’antropologa Veronica Matta-. Io credo di no perché l’aspetto più importante che emerge dall’inchiesta sul campo condotta in Europa è la resistenza nel tempo della sua presenza e del suo gusto, perché sa panada è un prodotto alimentare e culturale che ha resistito al trascorrere dei millenni. Panadas, ‘mpanate, formajades, scrigni di pasta la cui forma ricorda un cestino, una pentola: rappresentano in primis – conclude Matta – una strategia culinaria cui sono arrivate le popolazioni di tutto il mondo, per cuocere, conservare e trasportare il cibo”.“Ci fa piacere accogliere la presentazione di questa manifestazione a Donnalucata – ha dichiarato in apertura del suo intervento il primo cittadino, Enzo Giannone -. La Sagra della Seppia non è più un evento provinciale ma dal respiro più ampio. Stiamo viaggiando su un percorso più grande, guardiamo al Val di Noto. Siamo inoltre nel Mediterraneo, crocevia di culture di popoli diversi e pertanto Donnalucata, Scicli e le sue tipicità si stanno sempre più aprendo al mondo”.
Entusiasta Caterina Ricotti, vicesindaco di Scicli, per l’iniziativa portata avanti dall’associazione Peppe Greco e da Barbara Conti e che darà lustro alla città. “Da questo borgo marinaro – ha aggiunto l’assessore al turismo, Emilia Arrabito – costruiamo un ponte verso le altre Isole del Mediterraneo promuovendo, attraverso la ‘mpanata, i valori della dieta mediterranea con il suo grano ed il suo eccezionale olio extravergine. Ma non solo. La ‘mpanata possiamo definirla la cura dell’anima, perché attraverso la sua lunga preparazione ritroviamo il tempo per la cucina, per la famiglia, per noi stessi”.
Durante i tre giorni della manifestazione ci saranno gli stand enogastronomici, quest’anno con servizio ai tavoli dove si potranno gustare diverse pietanze a base di seppia.
Il noto chef Vincenzo Candiano realizzerà un piatto gourmet a base di seppia, prendendo ispirazione dalle ‘mpanate sciclitane. Diversi gli appuntamenti in scaletta illustrati dall’organizzatore della Sagra della Seppia, Gianni Voi, che per questa edizione si avvarrà della collaborazione della Food blogger Elena Barbara Conti.
Lei coordinerà il primo concorso amatoriale “La ‘mpanata perfetta” aperto a tutti gli appassionati di cucina non professionisti della provincia, il laboratorio del gusto e della tradizione delle ‘mpanate, presenterà il libro di Anna Martano “Il diamante nel piatto”.
Storia golosa della Sicilia in 100 ricette e cunti” ed infine modererà con Veronica Matta il Convegno antropologico. A chiudere l’incontro istituzionale con gli organi di stampa, il buffet a base di prodotti tipici, che saranno presenti durante la tre giorni della sagra, inclusa la panada sarda.