PALERMO. Lo chef Salvatore Giuliano lascia Acanto, il ristorante gourmet palermitano. Quattro anni trascorsi alla guida della cucina con grande maestria. Il giovane chef lo comunica attraverso i social: “Volevo ringraziare la famiglia Andò – afferma – in particolar modo Salvo per la stima e la fiducia riposta in me. E per questi anni passati insieme affrontati con grande coraggio e tanta passione che pochi possiedono…”
Al momento Giuliano non si sbilancia sui nuovi progetti futuri. Resta tutto top secret.
Salvatore Giuliano
Salvatore Giuliano classe ’86, giovane chef dal ricco bagaglio di esperienze, che ha maturato un pensiero autonomo, convincente e lucido. Utilizza prodotti di estrema qualità, costanza e valore etico di produzione. Nei suoi piatti, infatti, risalta il patrimonio gastronomico siciliano, da cui attinge sapori dalla assoluta pienezza. Ha lavorato nelle cucine di rinomati ristoranti, tra cui: La Cuba, Enoristorante Bohème, Hotel Villeroy, Domina home Zagarella, Casa Florio, Palazzo Trabucco. Salvatore Giuliano è in grado di tradurre in termini apparentemente semplici piatti elaborati. Consiglia di “assaggiare sempre, girare per ristoranti anche per formare un palato mentale adeguato al fine di costruire una identità personale in cucina”.
La creatività e la tecnica dello chef si incontrano in piatti che spaziano dalla tradizione siciliana alle creazioni di ricerca e innovazione. Tutta la cura in abbinamenti e presentazione, ponendo grande attenzione nella selezione delle materie prime di qualità.
La scelta del vino migliore, la cura del personale e l’attenzione al particolare fanno di Acanto uno dei locali più amati e piacevoli in città, per una cena romantica, in famiglia o in compagnia di amici.
Aperto nel 2016, è la scommessa di Salvò Andò, titolare del ristorante, da anni imprenditore nel settore della ristorazione.