Terre Sicane Wine Fest 2021, il successo del territorio e della comunità è tutto nelle relazioni umane 0

CONTESSA ENTELLINA (Pa). È in assoluto la fitta e produttiva rete di rapporti professionali, ma soprattutto cordiali ed antropici, il cardine su cui è fortemente imperniata la comunità di Contessa Entellina, nucleo di sapori e di cultura. E il vino del territorio non è che uno di questi fitti ingranaggi di precisione relazionale tra gli uomini.   Contessa Entellina ha dimostrato in questi ultimi anni di essere naturalmente preparata alla vocazione enoturistica, sviluppando e predisponendo in maniera del tutto naturale e spontanea un hub di terreno virtuoso in cui aziende, produttori e comunità stesse sono gli efficienti mecenati e patrocinatori di se stessi.   Il suggestivo borgo arbëreshë, che ha avuto il suo naturale palcoscenico nella meravigliosa Abbazia di Santa Maria del Bosco sita a ben 830 metri d’altezza, tra il 20 e il 22 agosto ha visto un focus tecnico sul Grillo, sul quale è stato incentrato un blind tasting enologico che ha visto eccellere “Rahana” 2020 dell’azienda De Gregorio e, come “Premio Piacevolezza”, l’Helios 2019 di Di Giovanna.   A seguire“Il vino come ambasciatore del territorio”, convegno moderato dal giornalista Franco Nuccio con i presenti hanno unito i punti di una Sicilia fiorente in biodiversità e ricca in valori agroalimentare e umano.   Significativo e rilevante l’intervento di Leonardo Spera, sindaco di Contessa Entellina – Hora e Kuntisës (PA): «Questa terza edizione di Terre Sicane Wine Fest ci consente di guardare al territorio con tanta speranza – ha spiegato il primo cittadino contessiota. Grazie ad un forte lavoro di squadra abbiamo messo in rete le bellezze storiche, artistiche, enogastronomiche, ma soprattutto umane, con lapproccio di chi mette al centro la persona. Abbiamo capito che dobbiamo essere protagonisti dei processi: non fa differenza che ad attivarsi sia un ingegnere o un pastore di pecore: il territorio vale per quanto noi lo facciamo valere».
  L’appuntamento per la quarta edizione è già stato fissato: saranno 29, 30 e 31 luglio 2022 i tre giorni in cui potere accogliere il grande pubblico, che in questa edizione ha potuto partecipare all’unico evento su prenotazione disponibile, con posti limitati, a cura di Slow Food – Comunità del Bio Distretto dei Borghi Sicani Condotta di Sciacca, che ha chiuso la prima giornata con la “Cena del Bio Distretto dei Borghi Sicani” ed un menù medievale.   «Ci stiamo preparando al meglio per fare turismo di qualità per accogliere con ciò che di buono abbiamo – continua il sindaco Leonardo Spera. Il vino è un elemento importantissimo per questa idea di sviluppo. L’evento Terre Sicane Wine Fest aspira ad essere unico nel settore per le particolarità che lo distinguono: prima fra tutte l’Abbazia Santa Maria del Bosco, lo straordinario plesso benedettino che ci ospita, e poi per i valori di identità ed appartenenza al terroir espressi dal nostro vino che è sempre più apprezzato nel mondo. Raccontateci per ciò che siamo perché solo così riusciremo a fare davvero la differenza. A tal proposito ringrazio la squadra che ha contribuito al successo di questa edizione: Michele Buscemi di Enonauti che ha coordinato la parte enologica, Pierfilippo Spoto di Valdikam che si è occupato della fruizione turistica, Dario Costanzo di Winerytastingsicily per lo sviluppo e la diffusione dei contenuti, Valeria Lopis giornalista specializzata in vino, cibo e territorio che ha curato la comunicazione globale dell’evento. Vi aspettiamo il prossimo anno fiduciosi di poter ricevere l’abbraccio del pubblico senza contingenze».   Il wine fest è stato arricchito dai cooking show degli chef Giovanni Montemaggiore ed Anthony Andaloro e dagli educational tour presso i produttori locali curati d’ATS Bio distretto Borghi Sicani con il progetto BioShopSicilia misura 16.4.   Il convegno ha dato impulso ad un gemellaggio tra Strade del Vino che sarà il goal da raggiungere il prossimo anno. In questa edizione sono stati presenti la Strada del Vino e dei Sapori Val di Mazara con il presidente Mario Tumbiolo, il GAL Tirreno Eolie con il coordinatore Luigi Amato e da Parma il GAL del Ducato con il responsabile Giovanni Pattoneri.   «Attraverso il vino siamo stati capaci di creare connessioni e potenziare la nostra proposta d’accoglienza – racconta Gori Sparacino, direttore storico della Strada del Vino delle Terre Sicane. Sono molte le storie di rientro dei nostri giovani legate proprio al vino e questo ci fa pensare che rappresenta bene il nostro passato e contemporaneamente esso è anche il nostro futuro».   Numerosi durante la “tre giorni” i momenti di arte e cultura che hanno visto i giornalisti incontrare scultori, iconografi e artigiani, oltre che il caseificio Feudo Pollichino dei fratelli Lala e le due cantine, Filari della Rocca di Ciro Benanti ed Entellano di Luca Colletti. Momenti ratificati in ultimo con lo scoppiettante spettacolo del cantautore ennese Mario Incudine, che ha sottolineato l’importanza delle radici arbëreshe: un’emozione sentire questa lingua parlata dai giovani in Sicilia.  

Hanno collaborato: Strada del Vino Terre Sicane, Biodistretto Borghi Sicani, Slow Food – Comunità del Bio Distretto dei Borghi Sicani (condotta di Sciacca), Associazione Enonauti presieduta da Michele Buscemi, Val di Kam di Pierfilippo Spoto, Winerytastingsicily – il portale dell’enoturismo siciliano di Dario Costanzo, Disciples Escoffier Sicilia, Abbazia Santa Maria del Bosco, Iter Vitis

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