Cooperativa “Si Può Fare” Onlus, i prodotti Bio coltivati da soggetti emarginati 0

NOTO (SR). L’affetto è in grado di creare cose bellissime. Circa sei anni fa, due amici si mettono in gioco per sostenere un vecchio compagno di scuola affetto da disturbi psichici. Così, creano una cooperativa sociale in grado di dare lo stesso servizio ad altri soggetti come lui. Un servizio che diventa un lavoro, un impegno quotidiano che li fa sentire parte della società e non degli emarginati. Un servizio che garantisce una partecipazione attiva e reale di ogni cittadino.

E’ la Cooperativa Sociale “Si Può Fare” Onlus che sostiene e promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (disabili psichici, soggetti con problemi legati alla dipendenza, soggetti con misure restrittive, immigrati e soggetti a rischio emarginazione) attraverso una serie di servizi alla persona e attività riguardanti un programma di Agricoltura Sociale che coinvolge una forte partnership tra istituzioni pubbliche/religiose e socio-assistenziali, realtà del privato ed associazioni del terzo settore. 

La struttura si trova in C.da Zisola, a Noto nel siracusano. Qui si producono solo prodotti biologici: solo frutta e verdura appena raccolti nei campi, senza l’aggiunta di conservanti e coloranti artificiali. E’ tutto genuino e il packaging è in piena sintonia con la filosofia della struttura.

E’ aperta al pubblico che può acquistare sia i prodotti dell’orto sia quelli imbottigliati. La ricetta di ogni prodotto è studiata assieme allo chef Maurizio Urso, vice presidente Euro-Toques Italia, executive chef del Datterino Ristorante e Presidente dell’Accademia Nazionale Italcuochi. 

Nel 2015 è stato siglato un Protocollo d’Intesa che ha avviato la collaborazione con la Diocesi di Noto, il Consorzio Cascina Clarabella, il Dipartimento di Salute Mentale di Noto e Ristorazione Oggi. Si muove tra cura e inserimento lavorativo, cercando di costruire ponti tra queste due dimensioni apparentemente distanti, ma accomunate dal garantire un dignitoso livello di qualità di vita.

La cooperativa ha subito un periodo di stallo per via delle ristrettezze anti-Covid, ma adesso è ripartita alla grande. 

Noi di orogastronomico abbiamo visitato la Cooperativa guidati dal presidente Francesco Caristia: “Ci dedichiamo principalmente agli orti e abbiamo iniziato a fare un percorso per la realizzazione di orti biodinamici con delle colture particolari. Seguiamo la stagionalità di ogni prodotto. Noi li raccontiamo ai ragazzi, che trovando ormai un po’ di tutto nei supermercati, non sanno in che periodo nasce il pomodoro o l’arancia”. 

Come funziona?

“La gente arriva qui, sceglie cosa comprare, lo raccoglie, lo porta in negozio, lo pesa e lo paga. Cerchiamo di coltivare un po’ di tutto. Abbiamo tutte le varietà di pomodoro, insalate, peperoni, melanzane, zucchine, piante aromatiche. Ma anche mandarini, arance, limoni”.

“Partiamo dal principio dello scarto: dall’essere umano che veniva scartato abbiamo costituito questa cooperativa proprio per questa voglia di non essere emarginato. Così come per gli agrumi, avevamo così tanto scarto di prodotto buono, che non entra nei parametri della grande distribuzione, che noi ci siamo inventati questo piccolo laboratorio che trasforma gli scarti in nettare o marmelata”.

Chi volesse lavorare in Cooperativa che deve fare?

“Il tutor o la famiglia si deve rivolgere alla nostra pedagogista per avviare un percorso di inserimento”.

 Chi volesse acquistare i prodotti?

“Può recarsi in cooperativa dalle 9 alle 19, dal lunedì al sabato. I prodotti freschi si possono acquistare solo in azienda, mentre quelli trasformati in negozi specializzati o nel nostro E-commerce”.

Cooperativa Si Può Fare
C.da Zisola – Noto SR
+39 0931 1625249
info@sipuofare.eu
magazzino@sipuofare.eu 
 

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