MARSALA (Tp). Sono 140 candeline quest’anno ed è una tra le più longeve del panorama enologico siciliano. Sono ben sette le generazioni che si sono avvicendate in prima persona tra la conduzione dei vigneti e la gestione della cantina. Una lunghissima storia di famiglia imperniata su valori dell’amore, del rispetto e della gratitudine per la terra che mette piede in tre secoli.
Stiamo parlando dell’azienda Pellegrino in Marsala. È Paolo Pellegrino, infatti, che nel lontano 1880 pone la prima pietra di quella che in futuro diventerà una delle cantine più importanti di Sicilia e che legherà indissolubilmente il suo nome a quello del Marsala.
Si comincia proprio con questo vino fortificato. È il Marsala, infatti, a caratterizzare le prime produzioni di cantina. Ad esso, grazie alle esperienze e alla profonda conoscenza del proprio territorio, succedono tutte le tipologie di vino, compresi i grandi bianchi e rossi che provengono dalle Tenute di Famiglia, con particolare attenzione alle eccellenze di un’isola straordinaria come Pantelleria. È grazie a questa eterogeneità che i vini Pellegrino contribuiscono a rendere la Sicilia importante nel panorama delle aree vinicole internazionali.
Ma è proprio per festeggiare la celebrazione del 140° compleanno che Pellegrino crea una novità. È “Genesi”, un Marsala Superiore Riserva Rubino che celebra, così, la storia della Cantina, la famiglia ed il vino Marsala.
È tutto Nero d’Avola al 100% e il vitigno è coltivato su terreni quasi sul livello del mare che hanno medio impasto tendente all’argilloso. Vendemmia leggermente avanzata nella seconda metà di settembre. Segue una lunga maturazione di 48 mesi in botti di rovere di Allier da 20 hl nelle cantine storiche a Marsala.
La bottiglia è davvero esclusiva. È moderna e molto bella all’aspetto grazie al suo habillage. Realizzata con uno stampo specifico, Genesi di Pellegrino ha una preziosa etichetta bianca in carta di cotone, al tatto vellutata. Una goccia di lamina color rame la solca e la pervade nella sua lunghezza, richiamando l’elegante capsula che copre collo e tappo, raffigurando una linea del tempo immaginaria che ha il suo punto di partenza nel 1836, anno di nascita del fondatore Paolo Pellegrino, e che attraversa tre secoli sciorinando in linea retta tutti i discendenti fino ad arrivare ad oggi, anno 2020, con l’ultimo nato.
Tiratura? Esclusivamente celebrativa. Sono solo duemila, infatti, le bottiglie dedicate al 140° anniversario della Pellegrino, celebrato già in luglio scorso con i grandi concerti di musica classica organizzati sulle acque della Riserva naturale dello Stagnone, luogo incantato da cui ammirare Mozia e le bianche distese di sale, laddove al tramonto lo scorrere del tempo sembra rallentare bruscamente per favorire il suo lento passo all’incontro di emozioni e alla meditazione, mentre il sole colora l’acqua di mille sfumature tra rosa e arancione.
Abbiamo assaggiato Genesi con grande desiderio di scoprirne le caratteristiche, avendo persino cura di preparare in abbinamento un tortino dal cuore caldo ai tre cioccolati fondenti per magnificarne al meglio le sue caratteristiche organolettiche.
È davvero luminoso all’aspetto e denota una marcata matrice polifenolica dovuta alla sua lunga maturazione. Seducente quel suo colore rosso rubino impenetrabile che evidenzia un perimetro ancora porporino. Sprigiona piacevoli note cariche di frutti rossi come ciliegie, ribes e mirtilli. Ma è solo l’inizio, perché Genesi continua a dipanare ancora sensazioni di spezie dolci, note balsamiche che attraversano la macchia mediterranea come rosmarino e salvia, percezioni minerali come l’ardesia e la grafite, tratti di frutta secca che ricordano la nocciola tostata e la carruba. E poi ancora polvere di cacao e caffè dolce che chiudono il quadro olfattivo.
L’ingresso in bocca è ricco, intenso, morbido, sorretto da una spalla alcolica di 18 gradi, corroborato da una vivida freschezza e da un tannino pimpante e punzecchiante che ne rinvigoriscono il sorso.
Il retrogusto ti strega. I piacevoli ritorni di frutta rossa, delle note speziate e balsamiche generano una persistenza aromatica che non termina quasi mai. Avvincente è la definizione per Genesi se dobbiamo usare un solo aggettivo. Perfetto, invece, il secondo epiteto da dispensare se valutiamo anche l’abbinamento al tortino al cioccolato fondente.
Pellegrino Timeline dal 1880 ad oggi:
1880: Paolo Pellegrino fonda le Cantine Pellegrino
1890: Viene costruita l’attuale sede a Marsala
1925: Le cantine avviano la vendita nei mercati europei
1933: Una donna francese, Josephine Despagne, prende le redini dell’azienda
1950: La produzione viene ampliata e vengono costruiti i due grandi Silos Pellegrino
1960: La Pellegrino si espande nei mercati oltreoceano
1980: Con l’acquisto della Tenuta Gazzerotta si avvia la produzione di vini bianchi e rossi
1992: Nasce la cantina di Pantelleria e si avvia la produzione di moscati e passiti dell’isola
2004: Prosegue l’espansione produttiva dei vini e si inaugura la cantina di Cardilla
2014: Si inaugura la struttura enoturistica Ouverture
2020: La famiglia Pellegrino è tutt’oggi coinvolta nella gestione dell’azienda