PALERMO. Il pioniere di Cabernet Sauvignon e Chardonnay in Sicilia ci ha lasciati. Ieri è morto il conte Lucio Tasca, aveva 82 anni, fondatore nel 1961 dell’azienda Regaleali, poi divenuta Conte Tasca d’Almerita.
Lucio Tasca D’Almerita
La sua missione è sempre stata quella migliorare produzione e sviluppo imprenditoriale del vino di Sicilia; di consolidare la competitività del brand Sicilia nel mercato internazionale. È anche grazie alla sua caparbietà di valorizzare i vitigni autoctoni come il Nero d’Avola che l’agricoltura siciliana ha raggiunto la valorizzazione che si merita nel mondo.
Cinque oggi le sue tenute
Regaleali, nella Contea di Sclafani; Capofaro Malvasia e Resort a Salina; Tascante a Passopisciaro sull’Etna, Mozia, nell’isoletta di fronte Marsala, e Sallier de la Tour a Camporeale.
Lucio Tasca era e sarà per sempre un’istituzione del mondo del vino italiano ed internazionale. Ambasciatore del vino nel mondo, ha avuto il merito di sdoganare la Sicilia al di fuori dei suoi confini. Ha ricevuto il premio internazionale Gran Vinitaly, è stato presidente di diverse associazioni, come la Grand Cru d’Italia o Assovini Sicilia, quest’ultima fortemente da lui voluta, attraverso la quale il vino siciliano si è issato ai vertici della comunicazione e della qualità.
Nel 1998 la sua firma sull’atto costitutivo dell’associazione, insieme a Diego Planeta e Giacomo Rallo. La missione è quella di raggruppare tutti i produttori, grandi e piccoli, attraverso la condivisione dei valori comuni e, contestualmente, potenziare la consapevolezza dell’importanza del mondo del vino tra le istituzioni.
Il giorno dopo della sua scomparsa il cordoglio del mondo siciliano del vino è unanime. Assovini Sicilia, il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia e la Fondazione SOStain Sicilia si uniscono nel dolore ai figli Giuseppe, Franca, Alberto e Alessandra e a tutta l’azienda Tasca d’Almerita.
Laurent Bernard De La Gatinais
«Assovini Sicilia è nata grazie alla visione di tre grandi uomini – rileva Laurent Bernard De La Gatinais, presidente di Assovini Sicilia. Lucio ne è stato l’ideatore. Se tutti noi, imprenditori e manager delle aziende siciliane, rappresentiamo con forza e prestigio la Sicilia vitivinicola nel mondo intero è perché abbiamo raccolto l’eredità e gli insegnamenti di grandi uomini e maestri come Lucio».
Antonio Rallo
«Se ne va uno dei grandi protagonisti della viticoltura siciliana – commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia. Lucio Tasca d’Almerita è stato senza dubbio tra i primi a credere nelle potenzialità dell’isola. Visionario, precursore, innovatore, ha dedicato tutto il suo impegno allo sviluppo della Sicilia del vino, anche attraverso il suo prezioso supporto alla nascita del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia».
Alessio Planeta
«Con la morte di Lucio Tasca se ne va un signore del vino, che a mio avviso – sottolinea Alessio Planeta, componente del consiglio direttivo della Fondazione SOStain – insieme a Giacomo Rallo e a nostro zio Diego, ciascuno con la sua visione e il suo stile personale, ha dato un impulso e una spinta decisivi al decollo del vino siciliano. Oggi siamo ciò che siamo anche grazie a Lucio Tasca, alla bella intesa che ha sempre avuto con i suoi due amici di sempre».
«Mi piace pensare che dopo di lui – dopo di loro – si proseguirà con energie doppie e triple, grazie alle sollecitazioni ricevute. Dividendosi tra le proprie aziende e gli impegni per la Sicilia intera; con il ruolo di Alberto Tasca nel Consorzio Doc Sicilia e in Assovini. Non è un caso che l’ultima volta che abbiamo visto Lucio è stato, poche settimane fa, in occasione del Simposio della Fondazione SOStain: l’ultima creazione di una famiglia devota al vino siciliano».