PALERMO. Svetta fra i profili delle cupole aranciate di piazza Bellini a Palermo, ai Quattro Canti, il monastero di Santa Caterina. Al suo interno, salendo su per un’antica scala un po’ ripida, alla fine di lungo corridoio che costeggia il chiostro alberato, si trova l’antica dolceria. È qui che le monache di clausura preparavano biscotti, pasticciotti ripieni, frittelle e conserve che vendevano a clienti e fedeli attraverso la ruota girevole. E qui ancora oggi vengono svelati I Segreti del chiostro, le antiche ricette di pasticceria delle suore siciliane.
Il progetto
Il monastero e la chiesa hanno riaperto nel 2014 con un progetto di rilancio che da allora attira un folto pubblico di turisti e abitanti della città che accorrono per gustare i “dolci delle monache”.
È il trionfo della pasticceria siciliana più classica e ricca di storia. Cannoli, minne di Vergine, cassata, classica o al forno, buccellati, biscotti ricci e le Rame di Napoli sono solo alcuni dei pasticcini che si possono gustare, magari sorseggiando un buon caffè, in un’atmosfera silenziosa come sospesa nel tempo, fra le rose del chiostro adiacente il laboratorio.
Ovviamente, nel novero dei dolci della tradizione proposti da I Segreti del chiostro non manca la frutta di Martorana, il dolce tipico della festa dei morti in Sicilia. – Leggi anche Pupi ri zuccaro, il dolce palermitano della festa dei morti
Il dolce della festa dei morti
Preparata ancora oggi con pasta o farina di mandorle, acqua e zucchero, modellati per conferire la forma e il colore di frutti di stagione e ortaggi, è un’invenzione delle suore benedettine palermitane.
Infatti, la frutta di martorana si chiama così in omaggio all’aristocratica Eloisa Martorana, fondatrice nel 1194 del monastero benedettino di Palermo, al cui interno si racconta ci fosse il giardino più bello e rigoglioso della città. La leggenda narra che proprio la monaca cuciniera della chiesa della Martorana, adiacente al monastero, inventò la frutta martorana.
Sorprese e preoccupate di preparare una degna accoglienza al re in procinto di far loro visita, richiamato dalla fama di questo prodigioso giardino, ormai spoglio, nottetempo crearono la ricetta di un dolce a base di mandorle e miele, facile da manipolare e da servire. Fu così che crearono deliziosi fruttini in foggia di agrumi che appesero ai rami degli alberi. Si rivelarono talmente realistici e gustosi che il re, nonostante la sorpresa, ne apprezzò sia l’inganno che il sapore.
Info utili per raggiungere I Segreti del chiostro
I Segreti del chiostro è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 10,00 alle ore 18,00 ed è in Piazza Bellini, 2 Palermo.