Guida Michelin 2023, tutti gli stellati siciliani 0

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SICILIA. Pioggia di stelle per la Sicilia gourmet. La Guida Michelin Italia 2023, presentata lo scorso 8 novembre presso il Relais Franciacorta e in diretta streaming, ha assegnato gli ambiti riconoscimenti ai ristoranti che più si sono distinti per eccellenza e qualità. E, come vi abbiamo raccontato qui, ci sono anche tanti siciliani fra i nuovi stellati.

Ecco chi sono i nuovi stellati della Guida Michelin 2023:

Limu restaurant, Bagheria – chef Nino Ferreri

Mec Restaurant, Palermo – chef Carmelo Trentacosti (per saperne di più Il Mec restaurant di Palermo conquista la Stella Michelin)

Principe Cerami, Taormina – chef Massimo Mantarro

I Tenerumi, Vulcano – chef Davide Guidara

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MEC Restaurant Palermo

Tutti i big chef siciliani

I nuovi ingressi di quest’anno portano a 20 il numero di ristoranti stellati della nostra isola. E con queste new entries, la Sicilia è tra le Regioni italiane più stellate quest’anno. Infatti, è seconda soltanto alla Lombardia, che se n’è aggiudicate sette in più rispetto allo scorso anno.

Ma le “nuove leve” dell’eccellenza gastronomica siciliana, possiamo affermare, brillano di luce riflessa grazie allo splendore dei big chef dell’isola. A loro, infatti, il compito di aver tracciato la walk of fame delle stelle Michelin siciliane e il merito di aver consolidato gli importanti traguardi ottenuti.

E allora, è importante ricordare che quest’anno il prestigioso riconoscimento della Rossa è stato confermato ai ristoranti Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa Ibla e La Madia di Pino Cuttaia a Licata. Entrambi rafforzano la posizione più prestigiosa ottenuta in Sicilia, con le due stelle Michelin. Doppietta anche per il St. George di Heinz Beck, che quest’anno ha ottenuto le ambite due stelle.

La Guida Michelin fa il giro della trinacria e ha confermato anche nella edizione 2023 la stella per i fratelli Coria di Caltagirone, Sapio a Catania dello chef Alessandro Ingiulla, Shalai a Linguaglossa dello chef Giovanni Santoro, e Zash a Riposto dello chef Giuseppe Raciti. Sulle isole, la stella rimane al Signum di Salina della chef Martina Caruso e a Il Cappero di Vulcano, executive chef Giuseppe Biuso.

Restando sulla costa ionica, a Taormina, bis rispettivamente per Otto Geleng del Belmond Grand Hotel Timeo, guidato dallo chef Roberto Toro, e La Capinera dello chef Pietro D’Agostino.

A Palermo, riconfermata la stella al neo-stellato Gagini, chef Mauricio Zillo, – leggi anche Stella Michelin per il Gagini, Palermo torna a brillare – a I Pupi di chef Tony Lo Coco a Bagheria e a Il Bavaglino a Terrasini, del patron chef Giuseppe Costa.

Chiude la scia gourmet degli stellati il territorio del ragusano, con Accursio di Accursio Craparo a Modica e Locanda Don Serafino dei fratelli La Rosa a Ragusa Ibla.

Le Stelle Verdi

E c’è anche una svolta green della Guida Michelin, che dal 2021 premia con le Stelle Verdi i virtuosi della sostenibilità a tavola. Gli unici siciliani a vantarle sono i ristoranti eoliani I Tenerumi (Vulcano), premiato quest’anno, e Il Signum di Salina, che riconferma l’aggiudicazione dello scorso.

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Signum, Salina

La Guida Michelin

La Guida Michelin è la più autorevole e prestigiosa voce critica nel settore della gastronomia e del turismo per la valutazione della qualità dei ristoranti e alberghi a livello nazionale e internazionale. La selezione è indipendente e l’inserimento nella guida è totalmente gratuito. Ogni anno vengono selezionati e premiati i migliori con 1, 2 e 3 stelle.

È la meta più ambita e prestigiosa per chef e ristoratori, un’esperienza gourmet unica per commensali curiosi e appassionati del fine dining. “Ogni volta è un traguardo – commenta lo chef della Madia Pino Cuttaia – . Sempre tanta gratitudine e tanta voglia di migliorarsi”.

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