PALERMO. La terra incontra il mare. Torna l’iniziativa in barca a vela ideata e promossa da Manfredi Barbera. La quattordicesima edizione è stata presentata alla focacceria San Francesco. Leggi anche Torna Street Food Sicily on Tour a Tonnarella Furnari
La terra incontra il mare
“Un progetto di promozione del territorio – spiega Barbera -. Ci piace mettere in risalto che la nostra terra sia un’Isola e che quindi il mare e la terra interagiscono da tutti i lati, raccogliendo eccellenze frutto della nostra cucina ed identità. La cucina siciliana nel mondo – prosegue – è tra le più apprezzate: per l’evoluzione storica della nostra Isola è un po’ la cucina di tutti. Tutti ci hanno lasciato qualcosa, tutti ci hanno insegnato qualcosa. Questo sapere coniugato con la biodiversità di un’Isola unica al mondo crea una magia”.
Manfredi Barbera
Barbera è da sempre impegnato nella promozione delle eccellenze del territorio anche attraverso eventi e manifestazioni che attraggono tutti i palati. Per Barbera la scelta di concentrare tutto in pochi giorni “per non essere dispersivi e in un luogo dove il turismo è ogni anno in crescita, c’è una grandissima attrazione per le Eolie, deputate a diventare patrimonio Unesco.
“Noi abbiamo lanciato più di un messaggio, magari fino ad ora non è stata la priorità di questa politica. È un po’ come quei messaggi in bottiglia che navigano nel mare e prima o poi arrivano in una spiaggia lontana: ecco, speriamo che venga raccolto dalla persona giusta”»”.
La regata partirà da Capo d’Orlando e con sé la barca porterà anche i primi risultati legati allo studio sull’olio d’oliva, “Un progetto fortemente voluto con Unipa – dice Barbera – nel quale stiamo sperimentando la somministrazione di olii particolarmente nutraceutici, prodotti con sistemi innovativi per estrarre dalle olive le sostanze benefiche. Vogliamo vedere quali benefici possa avere sulla salute dei pazienti”.
Lo studio è condotto dalla professoressa Lydia Gianni Trapani, docente e membro dell’unità operativa di Medicina interna del Policlinico universitario di Palermo. «Quanto faccia bene nella dieta mediterranea l’olio d’oliva non è mai stato studiato con i metodi scientifici – spiega -. L’obiettivo è quello di vedere una determinata dose inserita in una dieta standardizzata in un gruppo di pazienti con sindrome metabolica cosa potesse determinare nella variazione dei parametri come l’indice di massa corporea, lipidi ematici, pressione, insomma i determinanti del diabete”.
Lo studio è del tipo randomizzato in doppio ceco, “Significa – spiega la professoressa – che noi non sapevamo cosa stavamo somministrando ai pazienti, se la quota di olio ricco di polifenoli o un olio standard”.
Questo si scoprirà alla fine dello studio, che durerà fino ad ottobre 2023. Già si vede una riduzione di questi parametri soprattutto soggetti con regime alimentare controllato e l’olio ricco di polifenoli.