PALERMO. La borgata marinara di Mondello si arricchisce di una nuova meta per la cucina ricercata. È il ristorante del Mondello Glam Hotel pensato apposta per smentire il luogo comune secondo cui nei ristoranti degli alberghi gastronomica spesso non è all’altezza di quella alberghiera. Due i protagonisti in cucina: Gianluca Di Blasi e Vincenzo Spina. Due chef di pari grado – situazione in genere non facile da gestire – frutto della scelta della proprietà che, di fronte alla qualità di entrambi, non ha voluto fare torto a nessuno. “Una scelta forse ardita, ma di cui, visti i risultati, non mi pento”, afferma Rosa Di Stefano alla guida dell’azienda di famiglia che vedeva impegnatissimo anche il marito Nicola Farruggio (già presidente Provinciale Federalberghi), scomparso improvvisamente qualche mese fa.
Raffinato e riservato allo stesso tempo, il “Mondello Glam Hotel spa resort & terrace” si trova sul costone di Capo Gallo, immediatamente dietro la piazza di Mondello, tra le storiche dimore estive dell’alta borghesia palermitana. Gode così di una posizione particolare che lo rende capace di regalare momenti di relax anche in piena estate quando la borgata marinara di Mondello – che è la spiaggia per antonomasia dei Palermitani – è presa d’assalto dal flusso turistico e vacanziero. Questo resort è addirittura più apprezzabile in autunno o in inverno per la possibilità di godere di vacanze dolci e slow all’insegna del lentezza, della mitezza del clima e del bien vivre.
La ristorazione al momento viene proposta in una grande sala al piano terra, ma presto – a lavori conclusi – pranzi e cene gourmet destinate non solo agli ospiti dell’esclusivo resort, verranno serviti nel rooftop, un’ampia terrazza da cui si vede il mare e dove, grazie alle ampie vetrate che la circondano, l’estate dura tutto l’anno.
“Abbiamo voluto creare un luogo che fosse emblema di benessere e relax. Per questo motivo per il nostro resort di Mondello abbiamo scelto colori e arredi sobri, eleganti e raffinati da poter godere tutto l’anno. Perfino l’estate, che nella borgata marinara può presentarsi più caotica e frenetica, nel nostro resort può essere goduta in tutta calma con ritmi lenti e lontani dal caos dei classici circuiti turistici”, spiega Rosa Di Stefano.
La terrazza del Glam si affaccia sulla baia di Mondello, offre uno spettacolo ineguagliabile e promette aperitivi, dinner ed eventi esclusivi, diventando così un luogo da inserire tra le location imperdibili di Mondello.
In attesa della stagione giusta per potere godere di un aperitivo vista mare o di una cena a lume di candela – o meglio ancora al clair de lune – le festività di fine anno hanno offerto l’occasione di testare la cucina del Glam Hotel, frutto della insolita convivenza dei due chef “pari grado” che, a dispetto di quello che si può pensare sulla scorta dei format televisivi dedicati all’ambiente delle cucine dei ristoranti, agiscono in perfetta sintonia. Una sintonia che si è perfettamente espressa anche in occasione di una cena speciale a tema dedicata alla Franciacorta di Guido Berlucchi per la quale, di comune accordo, hanno scelto i piatti in abbinamento.
Ma vediamole queste creazioni dei due talentuosi chef che preferiscono puntare alla concretezza e alla sostanza delle preparazioni piuttosto che alla presentazione eccessivamente scenografica. Piatti equilibrati, adatti a tutti i palati e perfettamente abbinati alle diverse bollicine proposte da casa Berlucchi e ai quali, se si vuole proprio trovare una pecca, si può “rimproverare” solo la generosità delle porzioni. Un difetto – se così possiamo chiamarlo – che a molti ospiti non è affatto dispiaciuto.
All’amouse bouche a base di umami di tonno al Franciacorta e all’antipasto costituito da un carciofo con inserto di burrata e lime, gambero rosso su guazzetto di mandorla pizzuta di Avola, è stato abbinato il Berlucchi Saten. Un azzardo, secondo le regole degli abbinamenti suggerite dai sommelier: il carciofo è, infatti, un ingrediente che sposa con difficoltà il vino (di qualsiasi tipo). Eppure questa volta la proposta ha convinto.
Il Berlucchi ’61 Rosé ha invece accompagnato il risotto Gran Riserva con crema di barbabietola ai sentori di finocchietto selvatico, scampi, calamari saltati e riduzione di Ragusano Dop. Questa preparazione rappresenta la sintesi della visione della cucina proposta dal Glam Hotel: tradizionale, ma allo stesso tempo innovativa e che mette in risalto, senza eccedere, aromi e sapori tipici della Sicilia.
Toscana e Sicilia nel secondo. Il Connubio di pescatrice e lardo di Colonnata con texture di verdurine al timo limonato e gambero crunchy agli agrumi di Ciaculli è stato accompagnato dal Berlucchi ’61 Extra Brut. Una preparazione complessa che ha visto l’uso di due ingredienti (pescatrice e lardo di Colonnata) che potrebbero sembrare antitetici: sapore delicato per la prima, più deciso e a volte sovrastante il secondo.
Ma, come sempre, c’è una ragione nelle scelte degli chef: il lardo dona morbidezza ed evita che il generoso boccone di pesce si asciughi eccessivamente presentandosi al palato con una consistenza stopposa.
Il dessert, un cremoso al limone con meringa all’italiana su crumble di frolla alle mandorle ha convinto tutti: perfetta armonia tra le diverse consistenze e l’esperienza indimenticabile di crumble “da manuale”.
Gradevole anche l’accompagnamento musicale della serata. L’eclettico Marcello Mandreucci che ha spesso tirato in ballo il mago dell’armonica Giuseppe Milici, ha tirato fuori dalla sua memoria acustica alcuni classici dei cantautori italiani che accontentano tutti. E che, come il buon cibo, non passano mai di moda.