PALERMO. Si è chiamato “A Tu Per Tu” e s’è svolto dentro l’ex Serra delle Felci, un’oasi di straordinaria bellezza verde ed interamente sostenibile all’interno dell’Orto Botanico di Palermo. Un affabile incontro tra amici e stampa che la cantina Fazio della Doc Erice, ha voluto per presentare le novità di casa propria.
Doc Erice, A Tu Per Tu con Fazio
Attraverso Lilly Fazio, oggi amministratore delegato della casa vinicola, e Andrea Amadei, autore di Decanter e volto noto de La Prova del Cuoco, è stato raccontato un territorio, quello della Doc Erice, caratterizzato da incontaminata natura e paesaggi mozzafiato, che abbraccia gioielli come lo Stagnone di Marsala, le Saline di Trapani, le isole Egadi unitamente al borgo medievale di Erice che dall’alto domina la campagna trapanese.
Quattro generazioni di famiglia dedite alla coltivazione della vite
Nel 1998 la chiusura della filiera e la produzione di vini di qualità che fossero identitari di questa piccola Doc, ossequiosi di una importante storia e contemporanei. In pratica tangibile espressione di territorio. Infine la conferma naturale e meritata di quest’azienda. Oggi faro di riferimento del vino in Sicilia e largamente apprezzata all’estero, grazie soprattutto all’anima e all’abnegazione di Lilly, volto noto tra le Donne del Vino della regione.
La passione, manco a dirlo, è per il vitigno autoctono di qualità
Dalle parti di Buseto Palizzolo, Valderice, Custonaci e Paceco Catarratto, Grillo, Nero d’Avola e Nerello Mascalese affondano le radici in una tradizione millenaria, tra suoli scuri a matrice argilloso-calcarea.
Dona ai vini struttura, oltre che eleganza di complessità e freschezza, grazie anche al clima mediterraneo, ai microclimi differenziati da zona a zona, alle brezze marine, e soprattutto alle generose escursioni termiche tra notte e giorno.
Ma è un internazionale d’altura a caratterizzare sorprendentemente questa cantina: il Müller Thurgau. Un vitigno nato nel 1882 da uno studioso svizzero, Hermann Müller, che pensò bene di incrociare Riesling e Madeleine Royal.
Un unicum in Sicilia frutto di campi di sperimentazione di vitigni internazionali e, a tutt’oggi, di vitigni reliquia allevati dall’azienda. Una “stranezza” d’altura che a 500 metri d’altitudine, tra calcare e gesso, ha trovato ideali condizioni pedoclimatiche per manifestarsi al meglio.
Non solo autoctoni, ma anche Chardonnay, Syrah, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, tutti allevati coi sacri crismi della sostenibilità in regime di siccità e con pratiche colturali bio, in attesa della certificazione per questa imminente vendemmia 2022, unitamente al ridotto consumo di energia elettrica e l’utilizzo di fonti alternative come il fotovoltaico. Tutte best practices volte all’impiego delle sole risorse naturali che puntano a ridurre ai minimi termini la “mano” umana.
Quarantacinque ettari di vigneti e rese basse che vanno dai 55 ai 75 quintali. Sono il punto di partenza di prodotti che hanno equilibrio, armonia ed eleganza come comune fil rouge. Godibili ed accattivanti sin da subito, spingono suadentemente in aromi primari e secondari, privi di ridondanze ed eccessi, mostrando al consumatore immediata fruibilità e piacevolezza.
Sette i vini presentati alla stampa. Tutti di carattere, tutti intriganti, singolari ed espressivi di territorio. Vediamoli.
Grillidimare 2021
Frizzante, tutto Grillo e un pizzico di Zibibbo da metodo Martinotti a meno di 2,5 atmosfere. Un pizzicante petillant che mette brio alla nobiltà del vitigno. Eleganti note floreali e stuzzicanti erbette aromatiche vibrano tra bergamotto, camomilla, rosa e salvia. Delicato e allegro. Da antipasto o per un divertente aperitivo tra amici.
Calebianche 2021
Catarratto in purezza, deve il nome ad una delle cale naturali più suggestive di Marettimo, amata da Lilly Fazio. Pera abate, melone e pesca bianca con note titillanti di rosmarino. Ricordi di salgemma, di magnesia. Veicolato da ottima acidità che suggerisce secondo e terzo sorso. Finale delicatamente ammandorlato.
Müller Thurgau 2021
Scorrevole e piacevolmente aromatico. In barba all’Alto Adige verrebbe da dire (con tutto il rispetto, s’intende, ndr). Scommessa vinta. Leggero e minerale. Dinamicità olfattiva tra le sensazioni di lime, gelsomino, magnolia, lillà, cedro dolce e una divertente parte balsamica. Freschezza e lunga scia sapida in retrogusto. L’eccezione che conferma la regola.
Anima Solis Bianco 2021
Amore e psiche quello del matrimonio tra Catarratto e Zibibbo in parti uguali di questo vino. Nel nome un chiaro riferimento all’intervento naturale e divino. Mela renetta, pesca bianca, zagara. Aromatico ed elegante, si fa apprezzare per la larga possibilità di abbinamenti in cucina.
Nerello Mascalese Rosé Extra Dry
Una cuvée dall’anima fresca e deliziosa. Il suo rosa tenue fa subito presagire le note di mandarino, fragolina di bosco, ribes rosso, melagrana e lamponi, corroborate da note di bitter, erbe aromatiche e resina. Dall’animo divertente e gioviale. Può avere un solo difetto: quello di terminare in breve tempo.
Anima Solis Rosso 2021
Da vigneti sotto il tempio di Segesta nasce questo blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Nero d’Avola. Elegante e avvolgente. Morbidezza e tannini levigati sono frutto di circa 30 giorni di appassimento in fruttaia.
Barriques di secondo e terzo passaggio per 12 mesi ed 8 grammi di residuo zuccherino regalano sensazioni di frutti rossi maturi, confettura di amarena e ribes nero, spezie dolci, vaniglia e cacao. Avvolgente. Da bere anche fresco. È un vino semplicemente goloso.
Cartesiano 2018
Terra, radici e frutti suggeriscono figuratamente gli assi cartesiani X e Y, da cui il nome. Blend bordolese a degradare in proporzione tra Cabernet Sauvignon, Merlot, Nero d’Avola e Cabernet Franc. È vino di struttura, ma anche di eleganza. Amarene, spezie scure, chiodi di garofano, peperone verde, sottobosco ed erbe aromatiche. Sorso pieno e avvolgente che ripropone spezie e frutta su scia fresco-sapida lunghissima. Una piccola grande icona fortemente seducente.