MODICA. Profumata, dal sapore fresco, di facile beva, con una leggera nota acida. Tra i caratteri principali: equilibrio, semplicità e piacevolezza. Tanto da essere inserita nella guida alle birre artigianali italiane di Slow food, nella selezione delle birre quotidiane. La Tarì Trisca la nuova birra nata a Modica, nel ragusano, dalla collaborazione tra il birrificio Rocca dei Conti e il maestro pasticcere del Caffè Sicilia di Noto, Corrado Assenza. E’ ispirata alle blanche belghe. Orogastronomico ve la racconta.
Birra Tarì, una storia nata per passione
Il birrificio Birra Tarì è situato a Modica ai piedi dei monti Iblei. Una storia cominciata per passione. I protagonisti sono due soci e birrai: Fabio Blanco, architetto e Luca Modica, ingegnere. Tutto comincia nel 2005, quando Luca conosce a Pavia un collega che coltiva la passione per la birra producendola in un suo breewpub nel fine settimana. Luca si aggrega, aiutandolo. Scopre le birre i modi e i perché della produzione e si appassiona a tutti i complessi procedimenti necessari per realizzare il prodotto. Rientra a Modica con l’idea di farne un’attività. Incontra Fabio e lo mette a conoscenza dei suoi progetti. I due amici decidono di partire con due birre con stili diversi: Luca stile inglese alta fermentazione, Fabio stile tedesco bassa fermentazione. E nascono le prime due birre: la Oro e la Bronzo.
La birra che crea lavoro
Intorno all’impresa Birra Tarì si sono creati nuovi posti di lavoro all’interno attinenti alla birra e all’esterno attinenti la professione dei soci. Oggi le birre prodotte sono dieci, sono il frutto di incontri con l’ambiente, le materie prime, ma soprattutto con le persone. “La birra – spiega il mastro birrario Luca Modica – è una delle bevande più naturali che esistano al mondo e l’intercessione dell’uomo è davvero ridotta ai minimi termini. La differenza sostanziale fra la produzione di birra e vino è che il birraio non fa la birra. La birra la fa il lievito. Tutto quello che fa il birraio è dare il malto d’orzo”.
Le birre Tarì, anche al cacao
La Birra alla fava di cacao nata dall’incontro fra Franco Ruta di Antica Dolceria Bonajuto e Tarì; dal connubio di ingredienti e gusti particolari soso state realizzate birre uniche come la Qirat alla carruba o Trisca al frumento Russello, coriandolo zenzero e basilico ricetta di Corrado Assenza, maestro pasticcere del Caffè Sicilia di Noto. Un incontro con i Vivai Malvarosa ha fatto nascere Tarì Malvarosa con gli estratti della pianta, una collaborazione con la cantina Feudo Ramaddini ha reso possibile una birra al moscato.
Tarì, la birra premiata
Luca e Fabio hanno già avuto la soddisfazione di essere premiati come birra dell‘anno 2015 con una bianca con grano Russello (grano di antica tradizione siciliana). La caratteristica comune con la Bronzo (birra dell’anno 2017) è una meticolosa cura nella realizzazione, utilizzando con sapienza e accuratezza le componenti di base della birra. La Bronzo è una birra di ispirazione inglese in cui l’abilità del birraio e la personalità estrinsecata nella cura e nel rigore dell’esecuzione compaiono con evidenza.
Tarì Trisca, birrai e maestro pasticcere
La Tarì Trisca di Rocca dei Conti è una birra che sa di territorio con buccia di limone grattugiata, basilico, zenzero, coriandolo e frumento russello. Ha il sapore e l’odore del territorio Trisca, la nuova birra nata a Modica, nel ragusano, dalla collaborazione tra il birrificio Rocca dei Conti e il maestro pasticcere del Caffè Sicilia di Noto, Corrado Assenza. “Una birra profumata, dal sapore fresco, di facile beva, con una leggera nota acida”-. Spiega al termine della Masterclass Andrea Camaschella, Beer Teller.
Si contraddistingue per la qualità organolettica e ha come caratteri principali equilibrio, semplicità e piacevolezza. La temperatura di servizio ottimale è di 7 o 8 gradi. È perfetta per rinfrescarsi in una calda giornata estiva o come aperitivo.
Tarì Malvarosa
E’ la birra prodotta a Modica, ad essersi aggiudicata la medaglia d’oro al concorso internazionale Beer Attraction di Rimini. Tarì Malvarosa è l’ultima creazione dei mastri birrai, realizzata proprio con un decotto di malvarosa, selezionata dall’omonimo vivaio di Giarre, in provincia di Catania. Il primo posto per la «Tarì Malvarosa» è arrivato per la categoria “birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di spezie”.