PALERMO. Il Salone della ristorazione ha chiuso ieri i battenti alla Fiera del Mediterraneo di Palermo con 36.850 mila visitatori. ExpoCook 2020 ha così superato il traguardo dello scorso anno (25 mila).© Serafino Geraci Fotografia
Nonostante una partenza in salita, su cui pesavano le incognite e gli imprevisti legati ai casi di Coronavirus, ExpoCook ha presto preso il volo inanellando una serie di seguitissimi show cooking e di master class con protagonisti i bei nomi del mondo del food.© Serafino Geraci Fotografia
In platea professionisti della ristorazione, dell’hotellerie e del catering (Ho.Re.Ca) ma anche centinaia di semplici appassionati dei fornelli, donne e uomini sempre alla ricerca di nuovi stimoli tra ricette della tradizione “rivisitate” e le continue contaminazioni della cucina internazionale.Senza contare assaggi e degustazioni che non si sono mai interrotte durante i quattro giorni di manifestazione. “Un salone coraggioso – ha sottolineato Gianfranco Miccichè, presidente dell’ARS, intervenuto nella giornata di chiusura – che non ha voluto assorbire la paura di questi giorni. E, a giudicare dai numeri che ha totalizzato, ExpoCook ha avuto ragione. La Sicilia vive di turismo, non possiamo chiudere i nostri siti e le nostre manifestazioni”.Sul palco, ieri, anche il senatore Renato Schifani che ha voluto congratularsi con gli organizzatori per l’ottima riuscita dell’iniziativa. Il patron Fabio Sciortino ha commentato: “Abbiamo dimostrato che questa città non ha paura e che sa decidere con il cuore e con la testa: in percentuale i risultati di ExpoCook 2020, già fantastici, quest’anno valgono il doppio”.© Serafino Geraci Fotografia
Tra gli appuntamenti dell’ultima giornata, il contest nazionale dei pizzaioli, diviso in due categorie, Master Pizza Champion e Pizza senza frontiere: per la prima sono saliti sul podio, nell’ordine, Carlo Di Girolamo, Antonino Gargano e Vito Siino.Per la seconda sezione, Lucio Di Maria, Corrado Bombaci e Antonio Cancelli. Particolarmente seguite le master class degli chef, ognuna con una particolarità, ma da tutti i protagonisti è giunto un appello: “Cucina di qualità, ingredienti scelti, versatilità e innovazione: solo così l’Italia può vincere”.