SAMBUCA DI SICILIA (AG).Profumi che inebriano, che raccontano una storia. La storia di una famiglia e di un territorio.
Ci troviamo alle pendici della riserva naturale di Monte Genuardo, nel cuore della Sicilia occidentale, tra le DOC di Sambuca di Sicilia e Contessa Entellina. In questa terra, tre anni fa, l’azienda Di Giovanna ha dato vita al suo primo Orange Wine, detto anche vino naturale, prodotto con uve a bacca bianca, ma vinificato come i rossi, cioè con macerazioni del mosto a contatto con le bucce e i lieviti. Un vino artigianale, fresco, beverino ed espressione del territorio. Il suo nome è “Camurria”.
Per la giornata dei vini orange l’azienda ha scelto di festeggiare con un ristretto gruppo di appassionati, raccontando la nascita di “Camurria”. “Dietro questo nome c’è una storia curiosa – spiega Gunther Di Giovanna, proprietario della cantina insieme al fratello Klaus – Da diversi anni mia moglie, Melissa, mi ha chiesto sempre più insistentemente di dar vita a un vino naturale. Un’insistenza che a poco a poco si è trasformata in camurria (dal siciliano “scocciatura” ndr) ed è così che abbiamo deciso di dargli questo nome”.
L’orange wine è una tipologia di vino ancora poco conosciuta, nonostante la sua antichissima tradizione. Il suo metodo di vinificazione affonda le radici nell’Europa orientale di seimila anni fa, mentre i vini bianchi a cui siamo abituati, dai colori chiari e limpidi, sono figli dell’era moderna, delle ultime tecnologie e tecniche.
Camurria è un vino dal colore ramato intrigante, dal profumo deciso e ricco, dal sorso audace e saporito. Ed è così che la chef americana Linda Sarris ha ideato un menu molto particolare, abbinandolo al vino orange dell’azienda. “Camurria si aggiunge ai vini che già produciamo – bianchi, rossi e rosati – e per noi rappresenta un gioco, una scommessa. Oggi però Camurria è uno dei nostri vini di punta, apprezzati in Italia e all’estero. Un vino che si affina benissimo in bottiglia, che si lascia amare e che sta diventando una bandiera dell’azienda. Abbiamo grandi aspettative per il futuro che verrà. Vogliamo stupirvi ancor di più”, conclude Gunther.