Gela (CL). È un areale dove ha posato le mani Dio quello dove sorgono le vigne di Casa Grazia. Un luogo magico, incantato, colmo di difficoltà, quasi fatato e straordinariamente affascinante per la posizione delle colture compresi in un lembo di collina costeggiato dal Mar Mediterraneo e dal Lago Biviere, due volani termici spontanei.
Casa Grazia, i vigneti nella
Riserva Naturale orientata del Lago Biviere
Quel pezzetto di territorio dove si plasma e si genera l’incantevole Riserva Naturale orientata del più grande lago (salato) costiero della Sicilia, area protetta nel comune di Gela dal 1997. Un terroir singolare, dove dune, vento e mare maturano le uve.
I nuovi vini di Casa Grazia seguono ovviamente la linea green dell’azienda cominciata con l’annata 2020 e dalla relativa “fogliolina verde” in etichetta. Tutti in biologico, raccontano un percorso di studio e sperimentazione che ha saputo cogliere il potenziale del territorio esprimendolo con semplicità e alla sua ormai inconfondibile sapidità, oltre che carattere, equilibrio ed eleganza.
Ideatore e creatore di questi nuovi vini è ancora Tonino Guzzo, enologo pluripremiato in Italia e all’estero, antesignano della rinascita del vino in Sicilia, tra i suoi grandi punti di forza anche quel “tocco magico” che riesce ad esaltare le caratteristiche varietali, patrimonio caratteristico delle uve dei vigneti siciliani.
«Siamo molto entusiasti di questa novità – dice Miryam Brunetti, figlia di Maria Grazia Di Francesco. Sentivamo il bisogno di creare qualcosa di opportuno che evidenziasse il nostro imprinting col territorio e che lo rievocasse anche nel naming. Abbiamo voluto creare, così, due linee più di tendenza ed immediate anche in vista dell’estate e soprattutto in ottica dei più giovani che vogliono bere in modo più semplice, ma non per questo più banale».
Un bianco frizzante e due fermi
Il primo dei nuovi vini è un bianco con un leggero frizzante. Prende il nome del luogo di nascita. “Lagodamare”, blend di una selezione di Moscato bianco, Grillo e Traminer. È ottenuto con leggera rifermentazione in autoclave col Metodo Charmat. Prodotto in 10 mila bottiglie, ha una pressione di 1,8 atmosfere ed è destinato ad un pubblico giovane o, più in generale, a chi vuol bere semplice, ma di qualità.
Ha già collezionato grande successo tra il pubblico e gli operatori, ma anche alla fiera del Vinitaly che s’è appena conclusa, per il suo naso intenso ed aromatico, ricco di floreale di zagara e gelsomino, di frutta a polpa bianca, come mela e pesca, poi calibrate note vegetali di salvia ed erbette aromatiche.
È piacevole da bere per il leggero frizzante che corrobora la freschezza e per la persistenza gustativa. Soprattutto il ridotto apporto zuccherino apre ad una grande abbinabilità. Da provare con tutti gli antipasti di mare crudi, salumi e formaggi freschi, primi piatti di mare, piatti di pesce di facile struttura.
Sono due le etichette “Tra Dune”, versione bianco e rosso, nati rispettivamente da un blend di uve bianche e rosse sia autoctone sia alloctone. D’impatto l’etichetta che attraverso un climax di colori caldi rappresenta il Lago Biviere con le sue dune.
Freschezza ed immediatezza sono il loro comune tratto distintivo. Il Tra Dune Bianco 2022 ha piacevolezza olfattiva, ricca di sensazioni floreali di gelsomino, fruttato di pera, melone giallo, note erbacee e speziate. Sorso che riempie il palato e scorre fresco e sapido. Ideale con tutti i piatti a base di pesce e verdure.
Il Tra Dune Rosso 2021, invece, si caratterizza per pregevole olfatto di floreale di rosa, fruttato di lamponi, di ciliegie rosse, ribes e marasca, poi erbe aromatiche e note speziate. Al sorso pieno ed equilibrato. Ha tannini ben arrotondati e persistenza aromatica intensa di frutto. Si accompagna a piatti di carni, verdure. Servito a temperatura un po’ più fresche anche a piatti di pesce, come una tagliata di tonno o una grigliata di pesce spada.