NAPOLI. La cura per il Coronavirus potrebbe trovarsi nel vino rosso. Lo dice uno studio presidiato da Guangdi Li ed Erik De Clercq e portato avanti da una ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, dell’università Federico II sul Resveratrolo.
Si tratta di un fenolo non flavonoide e una fitoalessina prodotta naturalmente da numerose piante in risposta agli attacchi da agenti patogeni quali batteri o funghi, che ha dimostrato di essere capace di bloccare la replicazione virale del Mers, virus che può essere considerato come un “parente stretto” del Covid-19 o Sars-Cov-2.
Il protocollo sta per essere messo a punto dall’ateneo napoletano grazie al farmacista Ettore Novellino, coinvolgendo l’ospedale Monaldi, il cui direttore del dipartimento di Pneumologia Alessandro Sanduzzi Zamparelli, che sta portando avanti la sperimentazione per mezzo di una somministrazione precoce di Taurisolo ai casi accertati di Coronavirus sotto forma di aerosol, ha recentemente dichiarato: “Dopo una sola somministrazione in 2 pazienti su tre l’Interleuchina 6 al prelievo di stamattina (ieri, venerdì 17 aprile, ndr) risulta dimezzata. Un rilievo molto promettente per controllare la fase infiammatoria di Sars-Cov-2 di cui attendiamo l’ok dell’Aifa per la sperimentazione“.