PALERMO. È nato tutto dal consiglio di un’amica e da un incontro casuale. Siamo tutte combattenti, ognuna con le sue piccole o grandi sfide quotidiane. L’aiuto delle donne ad altre donne è qualcosa di speciale e unico. Un sodalizio che è più forte del genere, che va oltre le apparenze, i ruoli sociali e i rapporti di parentela.
Sostenere le Cuoche Combattenti è uno dei regali più belli che ho avuto l’opportunità di fare e di farmi in questo Natale. E non soltanto perché ho risolto la questione dei regali last minute con deliziosi pensierini made in Sicily. Ma anche perché ho conosciuto finalmente questa realtà virtuosa. E l’ho fatto dalla vivavoce di alcune delle sue protagoniste.
Chi sono le Cuoche Combattenti
Ho avuto questa fortuna semplicemente entrando nel loro negozio di via Generale Cascino 11 a Palermo, una bella mattina di sole di fine dicembre, in cerca di ispirazione e armata di curiosità. Dentro, ho scoperto un piccolo mondo di coraggio, rivalsa e passione per i fornelli.
Cuoche Combattenti è un laboratorio di cucina e trasformazione alimentare che impiega donne vittime di violenza domestica. A capo c’è Nicoletta Cosentino, energica combattente insignita dell’onorificenza al merito della Repubblica dal presidente Mattarella, che a partire dalla sua storia personale nel 2019 ha dato vita a questo progetto di ri-socializzazione e professionalizzazione al femminile. E anche tanto spazio dà alla divulgazione e sensibilizzazione della società civile sui temi legati alla violenza domestica.
Sono storie di rivalsa e riappropriazione della libertà personale quelle che si raccontano attorno ai fornelli delle Cuoche Combattenti, mentre si preparano gustose conserve, sfiziosi snack salati e dolci della tradizione.
Etichette antiviolenza
“Meriti un amore felice”. “Nessuno deve dirti come fare le cose”. Ogni confezione è etichettata con una frase, un motto e un memento che possa viralizzare l’amore per se stesse e ricordarci e ricordarsi il proprio valore, soprattutto nel caso in cui ci si trovi a fianco di un uomo abusante.
Confetture di prugne settembrine, pere e noci, pesto e mandorle, crackers al basilico, passata di pomodoro siccagno. Tutto è rigorosamente a km zero, proviene da produttori locali ed è condito con l’amore per la cucina, che è motore dell’associazione e contagia le altre donne impiegate nel progetto.
Inoltre, grande attenzione viene data alla sostenibilità e all’impatto ambientale nella scelta delle materie prime, come la barbabietola certificata proveniente da cooperative italiane per dolcificare senza usare zucchero importato, oppure l’impiego di vegetali anche per i prodotti da forno.
Ho trovato deliziose le confezioni natalizie, versatili e componibili secondo i gusti: eleganti bag trasparenti o nella versione di particolare “cesta natalizia” di legno e carta velina rossa.
Cuoche Combattenti fa parte della rete di associazioni e imprese antiracket Addiopizzo. E’ possibile acquistare i loro prodotti presso il punto vendita di via Generale Cascino 11 a Palermo, on line sul loro sito, presso alcune botteghe virtuose aderenti ad Addiopizzo e in alcuni Gruppo d’Acquisto Solidali, anche a Milano. La testimonianza delle Cuoche Combattenti è stata oggetto delle speciali visite guidate all’ultima edizione de Le Vie dei Tesori.
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