Non soltanto profumi e ingredienti tipici della nostra terra. C’è dentro la Sicilia nella linea di panettoni firmati Don Nino, pasticceria e gelateria artigianale di Palermo.
E l’arte è parte di questo racconto che attraverso sapore e cultura punta a esaltare la sicilianità. Noi di Orogastronomico vi sveliamo il perché.
Le novità natalizie di Don Nino
Torna Pa’ncucciato, il lievitato in edizione limitata con il cous cous all’interno, ma con una veste nuova. Archiviata la partnership con chef La Mantia, Pa’ncucciato è ormai format brevettato in casa Don Nino e questo Natale vede la collaborazione con l’artista siciliano Domenico Pellegrino.
Sue le splendide box decorate che racchiudono il prodotto. Una perfetta idea regalo per questo Natale. Una vera e propria opera d’arte che vuole “cucire” insieme le diversità attraverso gli ingredienti principali del Pa’ncucciato ed eleggendo la palma a simbolo della multiculturalità della Sicilia.
Inoltre, Pellegrino firma l’allestimento dello spazio Don Nino Mind Food, il concept store ricavato nella sede della libreria storica Aleph, al civico 24 via Di Marco.
Don Nino, una storia di pasticceria dal 1959
Ed è proprio qui che nel 1959 Antonino Galvagno (Don Nino), patron di Elenka, diede vita all’azienda dolciaria di famiglia, portata avanti oggi dal figlio Francesco e sua moglie Silvia.
Dai laboratori della pasticceria di via Vincenzo Di Marco a Palermo, pervade un aroma di pane e arancia che ti riporta a casa. Qui si lavora alacremente alle consegne per le feste, sotto la guida dell’appassionato maestro pasticcere Nino De Pasquale.
“Per la preparazione di tutti i panettoni della collezione Don Nino, utilizziamo solo lievito madre, tenuto in vita tutto l’anno. Banditi gli aromi artificiali”, racconta Silvia Galvagno a Orogastronomico.
Nondimeno, c’è grande attenzione alle materie prime, rigorosamente locali e scelte. Dalle uova allevate a terra e nutrite solo con mais, alle arance e limoni biologici. E ancora, il burro di latteria, il passito di Pantelleria e il cioccolato di Modica.
Ma è speciale anche la tecnica di lavorazione di questi lievitati: “Abbiamo messo a punto una particolare tecnica, totalmente ideata da noi – spiega Nino De Pasquale – attraverso la quale, insufflando il panettone, il prodotto dura di più, mantenendo la sua digeribilità”.
Don Nino, panettoni da meditazione
Dunque, per chi cerca ispirazione per la tavola delle feste non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da scegliere, per impressionare amici e parenti o anche solo per degustare un panettone che possiamo definire da meditazione, ce n’è per tutti i gusti. Sedici per la precisione.
Tra questi, oltre il Pan’cucciato, c’è il Pan del Bandito, il primo creato in casa Galvagno, con passito di Pantelleria, uvetta macerata nella Marsala e senza canditi.
Per i veri amanti della tradizione siciliana, c’è il Cassata, con pepite di mandorla e sciroppo di pistacchio e canditi macerati in sciroppo di ricotta.
Pan Babá, bagnato in 220 ml di rum con pepite di mandorla, è per i viziosi, mentre il Pandorato, senza passolini né canditi, stupirà per la sua semplicità.
E ancora, cioccolato e albicocca, con frutta, cioccolato di Modica e confettura con zucchero al 25%. Il Pistacchio non ha la crema spalmabile a parte, ma è fatto con ben il 33% di farina di pistacchio e al suo interno racchiude pistacchi tostati, scorze di limone e arancia, ricoperto da glassa al cioccolato bianco un crumble di pistacchio. Zuppa inglese è per i più arditi. Sapevate che fu inventata proprio dal patron Antonio Galvagno? In origine era una bevanda alcolica che conferiva il sapore di un dolce molto popolare all’epoca, che poi è stata utilizzata per preparare il gelato.
I panettoni Don Nino sono in vendita presso pasticcerie selezionate, anche a Milano e Torino, mentre a Palermo nei supermercati Prezzemolo&Vitale, da Don Nino in via Vincenzo Di Marco 26/B e online sul sito ninototalfood.it .
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