Donne del Vino, al via in Campania il “Progetto D-Vino” 0

NAPOLI. Presentato ufficialmente in Campania presso l’istituto alberghiero I.P.S.E.O.A Duca Di Buonvicino il Progetto D-Vino, iniziativa attraverso la quale l’Associazione Nazionale delle Donne del Vino propone di introdurre l’insegnamento del vino negli istituti alberghieri e turistici come materia di studio.

Partito come progetto pilota solo in alcune regioni, arriva anche in Campania il piano di lavoro che lo scorso anno ha trovato la sua attuazione nelle scuole dell’Emilia Romagna, Sicilia e Piemonte, che mira a espandersi in tutta Italia e a essere introdotto ufficialmente dal MIUR per i prossimi anni scolastici.

Progetto D-Vino, valenza sperimentale

Durante la conferenza stampa Carmela Musello, Dirigente Scolastico dell’ I.P.S.E.O.A Duca Di Buonvicino ha sottolineato l’importanza e la valenza di questo progetto sperimentale all’interno dell’Istituto: «Penso che per voi futuri addetti al settore sia di fondamentale importanza per la vostra formazione. Non c’è luogo più idoneo della scuola per trasmettere delle conoscenze e la consapevolezza del bere moderato e del bere responsabile, se è vero che il vino è bevanda alcolica vi diamo gli strumenti per diffondere una cultura del vino di qualità. Inoltre, non c’è apprendimento più efficace di quello esperienziale, soprattutto in vista delle tante opportunità lavorative che vi si possono presentare. Formare esperti del settore è di fondamentale importanza perché andiamo a valorizzare il nostro territorio, in quanto il vino racconta la storia delle regioni e della nostra Italia».

A seguire Valentina Carputo, delegata Donne del Vino Campania ha brevemente raccontato le finalità dell’associazione e descritto il programma; successivamente ha introdotto le diverse professioni del Vino presentando le socie coordinatrici che hanno brevemente descritto il loro ambito di competenza.

D-Vino, importante la “Comunicazione”

Si è iniziato dalla socia Fosca Tortorelli, giornalista enogastronomica, che ha accennato all’aspetto fondamentale della comunicazione del vino, che deve esser focalizzata a mettere in luce i valori che vengono portati avanti, le peculiarità dei prodotti, la storia, la tradizione, la cultura, la geografia e il territorio, naturalmente il tutto attraverso un linguaggio adeguato ed efficace. Si è poi proseguito con l’intervento di Cristina Varchetta addetta all’hospitality, passando poi alla produzione del vino in senso stretto, con Chiara Moio, in qualità di enologa.

Fondamentale la figura di Sales Manager, nella persona di Gilda Guida, seguita da Michela Guadagno in qualità di sommelier. Il vino va naturalmente a braccetto con la tavola, da qui l’importanza del ruolo della ristorazione, ricoperto da Lorella Di Porzio,e non da ultimo colui che il vino deve traghettarlo dalla cantina alle strutture, siano essi hotel, ristoranti, piuttosto che enoteche, dei veri e propri intermediari tra la cantina e i consumatori, rappresentato da Nunzia Sarpone, agente di commercio.

Durante l’incontro ha presenziato l’Assessore all’istruzione e alle politiche sociali e giovanili della Regione Campania, Lucia Fortini che ha sottolineato l’importanza di questo progetto, complimentandosi per la forte passione trasmessa dalle socie presenti. Ha altresì affermato: «Preparare al meglio i giovani studenti, farli appassionare, stimolare in loro curiosità e interesse è la strada giusta per offrirgli strumenti validi e concreti al fine di porre le basi per un futuro solido e di successo nel campo della ristorazione, da sempre settore di eccellenza in Italia e all’estero della nostra Campania».

In un secondo momento è intervenuto anche l’Assessore all’Agricoltura Regione Campania, Nicola Caputo, che ha concluso sottolineando la valenza di tale progetto: «Il “Progetto D-Vino” promosso dall’Associazione Nazionale Donne del Vino va nella direzione del lavoro che stiamo svolgendo, come assessorato all’agricoltura, per la promozione di un settore di assoluta eccellenza quale la vitivinicoltura della Campania. Il vino costituisce circa un terzo dei ricavi dei ristoranti ed è una delle maggiori attività di interesse per i futuri operatori del settore che hanno sicuramente bisogno, sin dalle scuole superiori, di una preparazione di base specifica. Ho parlato a docenti e studenti anche di Turismo e Agricoltura che rappresentano un binomio vincente per andare incontro alla vocazione turistica della nostra regione. In particolare su Olioturismo e Enoturismo stiamo lavorando ad un progetto regionale che definisce un nuovo modo di visitare i territori capace di promuovere la Campania con le sue eccellenze attraverso nuovi percorsi esperienziali».

La delegata Valentina Carputo, ha ringraziato la Dirigente Scolastica per aver accolto con entusiasmo il progetto e per la meravigliosa accoglienza; gli assessori Caputo e Fortini per aver presenziato e portato il loro saluto ai ragazzi dell’istituto alberghiero Duca di Buon Vicino e ha concluso dicendo: «Oggi abbiamo aggiunto un nuovo e importantissimo tassello al magnifico mosaico di cultura che stiamo costruendo attraverso la nostra associazione: questo progetto nasce dall’esigenza di colmare un’incredibile lacuna nella formazione degli studenti degli istituti alberghieri del nostro paese, dove enogastronomia ed enoturismo rappresentano un volano per l’economia. Inserire, quindi, la materia vino nel programma didattico rappresenta un punto di svolta epocale. I ragazzi avranno l’opportunità di conoscere, nell’ambito di sei incontri e attraverso la testimonianza delle socie, il mondo del vino a tutto tondo: dalla conoscenza dei vini e territori, alla degustazione, passando per la comunicazione del vino».

CHI SONO LE DONNE DEL VINO

Le Donne del Vino sono l’associazione di enologia al femminile più grande del mondo. Nata nel 1988, conta oggi 1020 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. L’associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Due anni fa hanno costituito un network internazionale con 10 associazioni simili in altre parti del mondo. Attualmente promuovono indagini sul Gender Gap nelle cantine e sull’uso del vetro leggero. La collaborazione con università e strutture formative ha permesso un forte incremento dell’attività didattica in favore delle socie specialmente nei settori del marketing e della comunicazione.

Dall’anno scolastico 2021-2022 partirà la sperimentazione dell’insegnamento del vino negli istituti turistici e alberghieri direttamente organizzato dalle Donne del Vino. Le socie stanno realizzando il primo ricettario italiano che parte dal vino o dai vitigni autoctoni per descrivere i piatti della tradizione locale. Le azioni in favore della salvaguardia dell’identità locale e del patrimonio storico del vigneto italiano comprendono anche le degustazioni sui vini da “vitigni reliquia” e da “vigneti antichi”. Le Donne del Vino promuovono il turismo del vino en plein air con il progetto Camper Fiendly. Contrastano la violenza sulle donne con raccolte di fondi, convegni e azioni di sensibilizzazione come #tunonseisola e il più recente sharing corner del sito per agevolare chi cerca lavoro. Maggiori notizie sono nel sito e nel blog www.ledonnedelvino.com oltre che nel mensile D-News inserto del Corriere Vinicolo.

Associazione Nazionale Le Donne del Vino
www.ledonnedelvino.com
info@ledonnedelvino.com
Delegazione Campania
campania@ledonnedelvino.com

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