Grillo re dei bianchi in Sicilia: Corona Vinibuoni d’Italia 2022 a “Zahara” di Casa Grazia 0

Gela (CL). Tra tutti i vini pervenuti per il giudizio sono ben 739 Corone i massimi riconoscimenti decretati quest’anno dall’edizione 2022 della guida Vinibuoni d’Italia. 904 le etichette finaliste, selezionate tra i vini con punteggio massimo e dalla qualità molto elevata, che si sono distinte nelle varie commissioni regionali. Tra queste anche 165 Golden Star.   Tra queste 739 Corone di Vinibuoni d’Italia brilla il frutto di una giovane cantina siciliana. Casa Grazia, agenda di Gela sita a pochi metri dal Mediterraneo, ottiene il massimo riconoscimento con il GrilloZahara 2020.   Ancora sugli scudi, dunque, il vitigno attualmente più glamour di Sicilia. Il Grillo si conferma di grande appeal e di crescente richiamo qualitativo verso i consumatori abituali e i winelover, anche attraverso la versione nissena dell’azienda Casa Grazia che ha i suoi vigneti in una location non comune, tra il Mar Mediterraneo di Gela e la Riserva Naturale orientata del Lago Biviere, due naturali volani termici ambientali, entrambi ad acqua salata, che governano 50 ettari di terreno a matrice calcareo-sabbiosa.   Casa Grazia si conferma leader nella produzione di questo straordinario vino le cui viti lambiscono proprio il lago. Zahara ottiene, così, il massimo punteggio dal Touring Club Italiano che gli riconosce la Corona, a conferma della rapida escalation qualitativa che questo vitigno, ormai fortemente identitario di Sicilia, sta percorrendo grazie al suo grande fascino.   Zahara coinvolge per le sue sensazioni di piacevolezza di beva, di intensità e di persistenza, che spaziano dalla freschezza alla spiccata sapidità, alla pienezza gustativa e alla grande persistenza. Ancora per le note aromatiche agrumate, per quelle di melone giallo e pera Williams, per quelle floreali di zagara e gelsomino, fino a conquistare coi suoi sentori erbacei di ortica ed erbe aromatiche e con quei tocchi speziati di pepe bianco.  

Un vino, il Grillo Zahara, sin dalla prima annata sugli scudi perché sempre pronto a sfidare il tempo, confermando, così le attitudini dell’enologo Tonino Guzzo, ostinato sostenitore sin dai suoi inizi della longevità dei bianchi siciliani.

 

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