GRISÌ (Pa). Nemmeno il tempo per Orogastronomico di recensire le nuove annate 2019 di Feudo Disisa che Veronafiere ha pensato bene di elargire meritati riconoscimenti all’azienda di Mario Di Lorenzo tributando punteggi da 90/100 in su per ben quattro referenze, che verranno inseriti della Guida internazionale 5StarWines The Book.
Il panel internazionale di degustazione del 5StarWines di Veronafiere, chiamato a valutare le campionature presentate per questa quarta edizione, ha riconosciuto ed apprezzato il valore enologico raggiunto da Feudo Disisa, attribuendo punteggi di vera eccellenza.
Con un punteggio di 93/100 il vino rosato da uve di Nero d’Avola Grecu di Livanti 2018 si piazza al vertice con un risultato davvero eloquente e che riconosce a questo vitigno, soprattutto se coltivato in alta collina, una versatilità produttiva più che significativa.
«Ottenere un punteggio così rilevante in un vino alla sua prima vendemmia in bottiglia costituisce qualcosa di veramente inaspettato – commenta Mario Di Lorenzo alla guida con il padre Renato dell’azienda di famiglia. Questo punteggio per Feudo Disisa vale il doppio. Uno splendido risultato che corona, brillantemente, il percorso di crescita aziendale, caratterizzato da un impegno costante e dalla continua ricerca della qualità».
Grecu di Livanti è un rosato di grande eleganza gusto-olfattiva, con una vivace sapidità ed una chiusura leggermente amara di mandorla, nota davvero distintiva. Si aggiudicano 91 punti su 100 due grandi e importanti etichette di Feudo Disisa: il Catarratto in purezza Lu Bancu vendemmia 2019 e il Krysos 2017, vendemmia tardiva di Grillo. Quest’ultimo certifica, per questo vitigno della tradizione siciliana, il podio per il secondo anno consecutivo anche per i vini dolci naturali.
Sempre con questo vitigno, ma con la versione secca, l’azienda con il Grillo 2019 ottiene 90 punti su 100. È una delle etichette più diffuse di Feudo Disisa. Quattro etichette premiate in tutto a cui la famiglia Di Lorenzo ha sempre creduto con forza e che mettono d’accordo tutti, consumatori e esperti del settore.
Per quest’anno il processo di selezione e valutazione del vino è stato realizzato in una modalità del tutto differente rispetto le precedenti edizioni: i campioni sono stati spediti ad una giuria internazionale che ha valutato alla cieca in video-conference tramite WebApp, reinterpretando così la forma di una manifestazione che anche per il 2020 ha contribuito a supportare la vitalità del sistema vino in Italia.
«Siamo molto contenti – conclude Mario Di Lorenzo – di questi risultati. Viene riconosciuto il lavoro di valorizzazione della Doc di Monreale su cui intendiamo proseguire con ancora più impegno e decisione».
L’Azienda Agricola Feudo Disisa produce le sue uve nel territorio di Monreale ad un’altitudine di 400-650 metri sul livello del mare e si estende per oltre 400 ettari in un areale che comprende la DOC Alcamo e la DOC Monreale per la produzione vinicola e la DOP Val di Mazara per quella olearia.