ROMA. E’ risaputo che il Galateo “è l’insieme di tutte le norme e buone usanze che ogni persona dovrebbe seguire nelle varie situazioni pubbliche, siano esse momenti particolari della vita di ogni individuo (matrimoni, feste o lutti), oppure situazioni più comuni, come cene in un ristorante, incontri con un amico, viaggi e doni”.
Forse non tutti sanno che il termine Galateo è il titolo di un libro scritto nel 1558 in Italia da Monsignor Giovanni Della Casa, “Galateo ovvero de’ costumi”.
Il monsignore nella sua opera parla di tutte le buone usanze e delle norme sino a quel momento non scritte sul comportamento e sui costumi che un uomo della sua classe doveva seguire. Il Galateo diviene così sinonimo dell’insieme delle regole della buona educazione, un istituto di norme che stabilisce i costumi da adottare all’interno della società civile.
Insomma, per il Galateo non importa se siate a cena a casa Windsor o consumando un panino al volo in un fast food. E’ bene mantenere sempre un certo contegno.
Ecco le regole base del Galateo su come mangiare per evitare figuracce
La postura
Deve essere composta, con la schiena ben dritta, non bisogna mai appoggiare i gomiti sul tavolo, le braccia vanno lungo i fianchi e solo le mani sul tovagliato.
Tuttavia bisogna sempre cercare di mantenere la propria naturalezza. È la forchetta che va alla bocca, non il contrario.
La posizione del tovagliolo
Appena seduti, si apre il tovagliolo e lo si ripone sulle ginocchia, in modo da utilizzarlo quando necessario. No al tovagliolo legato intorno al collo o infilato nel colletto della camicia. Terminato il pasto non si ripiega il tovagliolo, ma lo si ripone alla sinistra del piatto prima di alzarsi.
Quando il primo morso
Prima di cominciare a mangiare si aspetta che tutti i commensali siano seduti attorno alla tavola. Mai iniziare per primi. Il primo boccone spetta ai padroni di casa. Assolutamente vietate scene in stile “assalto al buffet”. Mai cominciare prima su invito del padrone di casa per non far raffreddare il cibo.
Banditi i rumori, specialmente se strani
Evitare di emettere rumore quando si mangia o si beve e anche dopo aver finito il pasto.
Le posate non sono tutte uguali
Mentre si sta mangiando, non si appoggiano coltello e forchetta ai bordi del piatto, ma si ripongono all’interno e mai disposti a croce. Finito di mangiare si collocano in modo parallelo nel piatto nella posizione di due lancette di orologio che segnino le sei e trenta.
Di fronte a una sfilza di posate, è bene sapere che si inizia da quelle esterne e si procede via via prendendo quelle interne.
La forchetta si tiene con la mano destra, tra il pollice e l’indice, mentre quando si effettua il taglio va tenuta con quella sinistra. Con la stessa mano andrà poi preso il cibo tagliato per portarlo alla bocca, senza posare il coltello o cambiare mano.
Inoltre, anche il cucchiaio si tiene tra il pollice e l’indice della mano destra, va riempito a metà per non rischiare esondazioni varie. Mai usarla assieme alla forchetta per arrotolare gli spaghetti.
Bere è una cosa semplice
Occorre ricordare che durante il pasto andrebbero utilizzati prima quelli che sono più a sinistra procedendo verso la direzione destra. Il bicchiere si prende dallo stelo e non dalla parte alta. Ci si asciuga la bocca prima e dopo aver bevuto.
Il nocciolo non si sputa
Ad imbarazzare sono i noccioli della frutta o le parti di scarto, inavvertitamente messe in bocca. Attenzione, non si “sputano” nel piatto. Come uscirne elegantemente? Se il cibo è stato portato alla bocca con una posata, si fa scivolare il nocciolo su di essa e poi sul piatto, se con le mani si depone lo scarto nella mano chiusa a pugno che lo riporta sul piatto.
Buon appetito? Anche no!
Secondo il Galateo augurare buon appetito sarebbe sconveniente poiché originariamente per gli aristocratici la tavola era un’occasione per conversare e creare alleanze, dove quindi il cibo era solo un contorno piacevole alla conversazione.
Ecco alcune regole del galateo, ma esistono anche delle indicazioni su come mangiare in ogni parte del mondo.