PALERMO. Si dice che si cucina sempre pensando a qualcuno, altrimenti stai solo preparando da mangiare. Manuel Pandolfo, palermitano, classe ‘76, realizza i suoi cocktail pensando a suo nonno Turi, amante della buona tavola. La sua storia amore per l’arte della Mixology nasce proprio dalla cucina. “Nonno Turi – racconta Pandolfo – era un uomo d’altri tempi che aveva un rapporto speciale con il cibo.
Ciros Negroni, la storia di Pandolfo
Ricordo i miei primi anni di vita trascorsi a Sagana, nella casa di famiglia, dove vivevamo in quindici persone. Lui era di Palazzolo Acreide e aveva vissuto nel periodo della seconda guerra mondiale. Mi ha trasferito il rispetto per il cibo, quello povero: l’insalata perpetua con cipolle e olive, la frittata e la pasta fatta in casa con la salsa di pomodoro. Così, sono cresciuto in un ambiente dove la pasta riuniva tutta la famiglia”.
Il primo ristorante di Pandolfo
Nel 2004, con la scomparsa di nonno Turi, Manuel decide di aprire il suo primo ristorante. Lo chiama “Turi” ed è la sua prima vera esperienza in una cucina professionale. Il bambino divenuto adulto impara le tecniche base al fianco di professionisti. Un’esperienza ricca di emozioni, consapevolezze, studio e sperimentazioni che gli lascia il segno.
Manuel colleziona esperienze importanti presso le cucine di ristoranti per tutta Italia. È così che conosce importanti Bartender che gli trasmettono la passione per la mixology. Si dice che la mixology, a livello professionale, rappresenti per il mondo del bere bene ciò che la cucina gourmet rappresenta per il mondo del food. Da questa pratica raffinata Manuel punta a ricreare un’esperienza di degustazione intima e totalizzante, in grado di coinvolgere tutti i sensi di chi beve un cocktail.
Oggi è il titolare del Ciros, il locale in via Notarbartolo 25, a Palermo.
Manuel propone il suo cocktails preferito: il “Negroni Ciros”, un negroni dove la parte amaricante è molto persistente. Pur mantenedo le stesse proporzioni del classico, il vermout è diviso tra Amaro Amara e Rabarbaro, Campari e London dry gin, due squiz di angostura, il tutto profumato da rosa violetta.
INGREDIENTI
20cl amaro amara
20 cl rabarbaro
40 cl campari bitter
40 cl gin bombay
2 squiz di angostura
Profumato alla rosa violetta
PREPARAZIONE
In una mixing glass versiamo del ghiaccio per raffreddare il tutto, lo scoliamo e versiamo 20 cl di amaro amara, 20 cl di rabarbaro, 40 cl di campari, 40 cl di gin bombay, e giriamo. Nel frattempo raffreddiamo un tumbler basso, scoliamo il ghiacchio e versiamo il contenuto della mixin glass zesta d’arancia 2 gocce di angostura. Inseriamo la fettina d’arancia, terminiamo con ghiaccio e il drink è pronto.