MESSINA. Costruire insieme un percorso virtuoso per la città di Messina anche a partire dalla valorizzazione del grande patrimonio gastronomico. Questo l’obiettivo del sindaco Federico Basile che ha accolto nel suo studio a Palazzo Zanca i tre Ambasciatori Del Gusto messinesi. Leggi anche su orogastronomico.it
Un tavolo di confronto per promuovere il territorio peloritano
La delegazione composta dallo chef Pasquale Caliri, il pasticciere Lillo Freni, ed il fornaio Francesco Arena è stata ricevuta dal Primo Cittadino di Messina nell’intento di costruire un “tavolo” di confronto dal quale possano emergere, nel breve futuro, tutta una serie di iniziative volte alla promozione anche turistica del territorio peloritano.
Gli ambasciatori sostengono il “Made in Italy”
L’associazione Italiana Ambasciatori Del Gusto comprende cuochi, operatori e personalità del mondo gastronomico italiano che hanno lo scopo di promuovere, valorizzare, sostenere il “Made in Italy” nel nostro paese e nel mondo. «Su questi basi – ha detto lo chef Caliri – è importante per noi tessere una serie di relazioni col mondo politico, imprenditoriale e tutti coloro che possano contribuire a promuovere eccellenza».
«Ripartiamo dalle nostre eccellenze, anche il Primo Cittadino sia uno degli “Ambasciatori”».
«Il patrimonio gastronomico e la ristorazione», ha detto lo chef, «sono la punta di diamante dell’italianità. Dalla considerazione di esso a volte purtroppo e di recente disconosciuta da certa recente politica» – continua Caliri riferendosi a discutibili scelte che si sono abbattute sulla ristorazione in periodo pandemico – «si puo’ progettare un futuro che continui a riconoscere quella primarietà dovuta del settore».
Con il medesimo intento i tre Ambasciatori Del Gusto si erano già confrontati con l’assessore al turismo Vincenzo Caruso. In cantiere una serie di eventi gastronomici in città di grande rilevanza. «Siamo ben felici di avere incontrato il nostro Sindaco» – ha concluso lo chef – «nella certezza che possa fare eco alle nostre istanze mostrandosi anch’egli un “ambasciatore del gusto».