ROMA. Cresce il numero dei vegetariani, in calo i vegani in Italia. A dirlo è il rapporto Eurispes 2018, secondo cui diversi italiani sceglierebbero una dieta compensiva di uova e formaggi. Se cala la percentuale dei vegani in Italia, cresce invece quella dei vegetariani, che passa dal 4,6 al 6,2%.
Un andamento completamente inverso rispetto allo scorso anno, quando la quota di chi seguiva la dieta vegana era passata dall’1 al 3%. Gli ultimi dati segnano un netto calo che tocca lo 0,9%.
Secondo il rapporto, l’alternanza o la transitorietà dell’essere vegani sarebbe influenzata da una certa difficoltà nel reperire alternative prive di latticini e derivati animali quando si è fuori casa e si deve optare per un pasto veloce.
A spingere verso l’essere vegani o vegetariani sono perlopiù motivazioni legate alla salute personale (38,5%) o alla tutela degli animali (20,5%). Più indietro, al 14,1%, coloro che compiono tali scelte come “filosofia di vita” o per ridurre la quantità di cibo ingerita aumentandone al contempo la qualità.
In coda col 3,8% chi pensa che la dieta vegana o vegetariana possano aiutare l’ambiente e, stessa percentuale, chi si è approcciato a tali soluzioni solo per curiosità. Malgrado le possibili motivazioni dichiarate degli intervistati, circa il 20% degli italiani considera i vegani “fanatici” o “integralisti”.