PALERMO. E’ morto all’età di 82 anni il conte Lucio Tasca d’Almerita. In tutta Italia era considerato il il re del vino siciliano. Era il 1998 quando divenne presidente dell’azienda di famiglia, Tasca d’Almerita. In Sicilia possiede cinque tenute: Regaleali nell’antica Contea di Sclafani, Capofaro Malvasia e Resort a Salina, Tascante a Passopisciaro sull’Etna, Mozia nella laguna naturale al largo di Marsala e Sallier de La Tour a Camporeale. I suoi vini sono esportati in tutto il mondo.
Lucio Tasca d’Almerita
Nato a Palermo il 5 gennaio del 1940. Nel 1958 dopo il liceo in Svizzera, a Losanna, si è laureato in Economia e commercio nell’ateneo della sua città. Nel 1961 fonda l’azienda Regaleali (che poi trasforma in Conte Tasca d’Almerita).
Le varietà francesi
Fu lui a portare sul mercato il primo cabernet sauvignon e il primo chardonnay siciliano. “Agli inizi degli anni ’80 ha voluto confrontarsi con le grandi varietà francesi e le degustazioni in giro per il mondo – si legge sulla sua biografia -. Dopo aver convinto suo padre, ha cominciato a fare vini come Cabernet e Chardonnay e ad utilizzare barriques di rovere francese per l’invecchiamento, presse soffici per la vinificazione, pototaura corta, e dimostrando al mondo la capacità della Sicilia di produrre vini di qualità e longevi”.
Il cordoglio di Lagalla
“Palermo saluta oggi per sempre Lucio Tasca, lungimirante imprenditore del vino che ha fatto della Sicilia un brand internazionale – dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla -. In questo momento di dolore, a nome mio e di tutta la città esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia Tasca”.