MILANO. Memorie e sperimentazioni per il primo giorno di Identità Golose. La più importante manifestazione della cucina d’autore nell’ambito della prima giornata ha già ospitato personaggi famosi e marchi internazionali del mondo enogastronomico.
Tra i temi della prima giornata le trasmissioni culinarie più discusse e le contaminazioni tra cucina e altri generi, in linea col tema della quattordicesima edizione “Costruire nuove memorie” che si allaccia al tema del fattore umano adottato nell’edizione precedente. Audaci le sperimentazioni proposte dagli chef più importanti d’Italia.
Identità golose TV: dibattito sulla trasmissione culinaria tra le più amate
Federico Quaranta modera il dibattito “Nulla è più come prima” che vede la partecipazione dello chef stellato e giudice di Masterchef Antonino Cannavacciuolo e Dante Sollazzo, responsabile dell’Intrattenimento di Endemol Shine Italy.
Nella sala Auditorium, dopo il prologo “Tutto ebbe inizio lungo il Po” di Davide Rampello, il dibattito ha evidenziato le caratteristiche di una trasmissione che ha per certi verti rispecchiato il mondo reale della cucina e per altri ha dettato nuove regole; che dal 1990 ha portato innovazioni al mondo televisivo, come l’assenza del conduttore e la pressione della camera che è servita da incentivo per realizzare in studio cose straordinarie.
Stupiscono le sperimentazioni di Identità Gelato
Identità Gelato si apre con Enzo Crivella e il suo gelato, narratore della sua creatività e della sua terra d’origine, il Cilento. Propone come primo assaggio un gelato all’olio con foglia di fico e olive ammaccate, omaggio alla colazione di un tempo dei contadini.
Terre di Nausicaa è il nome del secondo gusto, ricotta di capra e fichi cilentani, noci, miele e melassa. A seguire, lo chef stellato Moreno Cedroni stupisce il pubblico con un gusto a base di ortica alla griglia con polvere di capasanta e un secondo a base di buccia di banana frullata con panna e zucchero, brodo di acetosella e mousse di gianduia.
Lo chef approfitta dell’evento per presentare The Tunnel, laboratorio di ricerca e sviluppo. In seguito, due espressioni del gusto zabaglione da parte di Maurizio Bernardini e Lucia Sapia, rivisitazioni di un’antica merenda. Paolo Brunelli della Gelateria Cioccolateria di Senigallia chiude la mattinata con due gusti: mandorla accompagnato da pecorino, uovo sbattuto alla sala (vino cotto delle marche) crumble di pane con i grasselli, ciccioli fritti di maiale; una zuppa inglese aromatizzata all’alchermes, servito all’interno di un tartufo al cacao.
Le contaminazioni e la continua ricerca di Antonia Klugmann
Il cedro dalla Sicilia, il cocco dal Ghana. Contaminazione è la parola d’ordine della chef Antonia Klugmann che non trascura nessuna novità e nessun accostamento che provengano da altre culture. La chef triestina si fa spazio a Identità Golose alludendo anche alle contaminazioni tra cucina e mondo cinematografico, citando film come Il Pranzo Babette, Il Profumo della papaya verde, Mangiare bere uomo donna. Il piatto proposto nella prima giornata di Identità Golose ha l’obiettivo si svelare “gli ingredienti poveri che salgono in paradiso“.
Champagne: tre donne chef per tre abbinamenti
Antonia Klugmann, Martina Caruso e Marta Scalabrini hanno abbinato La Gran Dame 2008, la più importante cuvée di Veuve Clicquot che ha visto aumentare la percentuale di Pinot noir al 92% facendolo diventare quasi un Blanc de Noirs.
La Siciliana Martina Caruso ha proposto un piatto che con i suoi ingredienti e sapori (triglia, salicornia e limone) mostrano il suo legame con l’isola di Salina e il mare.
Il gelato di Marta Scalabrini si ispira invece al De Memoria di Aristotele e declina l’essenza dei legni delle botti di affinamento in elementi singoli, declinando, ad esempio, ciliegio, ginepro e gelso in salse e meringhe. Torna Antonia Klugmann con Frolla integrale montata, patè di fegato di vitello e kiwi giallo, sottolineando la sua passione dell’abbinamento tra frutta e carne.