PALERMO. “Noi amiamo il buon bere”. Peppe Cirrito è barman e fondatore della scuola e dell’omonima associazione che ha lo scopo di diffondere e rafforzare la cultura del bere bene e del bere di qualità.
Fino a poco tempo fa itinerante, la scuola ha da ottobre una sua sede a Palermo in Via Sgarlata 13 ed è un punto di riferimento sia per coloro che si approcciano per la prima volta a questo mondo sia per coloro che vogliono migliorarsi.
“Noi amiamo il buon bere”, gli obiettivi dell’associazione
La mission dell’associazione è quella di far crescere e rafforzare la cultura del buon bere prima di tutto. Un obiettivo che sembra voler educare gli ospiti dei cocktail bar ad avere un approccio più critico verso drink, cocktail e distillati.
Con un appuntamento mensile la scuola accoglie gli ospiti per la degustazione di drink e cocktail, per guidarli nell’ordinazione e nell’approccio al cocktail bar, per sapere cosa ordinare in occasione di un brunch, un aperitivo, una serata o per guidarlo nell’ordinazione di un semplice digestivo.
Oltre a ciò, vuole anche formare chi sta dall’altra parte del bancone, chi ha una passione reale per questo mestiere e che dev’essere a sua volta un buon educatore tutti i giorni, creando con l’ospite un rapporto di fiducia e l’occasione per imparare qualcosa sulla cultura del beverage.
“La propria impronta al prodotto la si da restando coerenti con sé stessi – afferma Vincenzo Cappello, tra i collaboratori di Cirrito – ma nel frattempo ascoltando le esigenze del cliente. Se mi dovessero chiedere il tipico “fai tu” ascolterei quello che realmente vuole l’ospite ma senza trascurare il nostro stile, la nostra professionalità, evitando troppe chiacchiere ma al contempo rendendo partecipe chi ci fa la richiesta”.
La scuola di barman: teoria e pratica
I corsi formano giovani barman o danno la possibilità ai barman affermati di migliorarsi e dare a questo mestiere la propria impronta personale.
Tutto ciò, secondo Peppe Cirrito, non può prescindere anche dalla cultura e dalla storia del beverage: “La cosa più importante è valorizzare l’allievo, cerchiamo di capire qual è il suo interesse e in cosa voglia specializzarsi. Al di là della base, vi sono poi la teoria, la storia e le tecniche della miscelazione, l’importanza della figura del barman”.
Corsi, seminari, masterclass
Il corso base è quello per affacciarsi al mondo dei barman ed è il più richiesto. Prevede dieci incontri da quattro ore ciascuno. La perla dei corsi è uno dei concetti più cari alla scuola, l’accoglienza: un’ora e mezza del corso base è appunto dedicato alla spiegazione di come si possa mettere l’ospite a proprio agio.
Cirrito racconta che gli allievi che frequentano il corso base, decidono spesso di continuare il percorso. Per chi ha già acquisito esperienza vi è poi il corso di miscelazione avanzata.
A breve partiranno inoltre i corsi di Caffetteria e Latte Art con Alessio Vabres della Pasticceria Vabres. A completare la formazione e a dare un’ulteriore possibilità di specializzarsi vengono organizzati seminari, corsi giornalieri, masterclass con i maestri della miscelazione.
Partner e collaborazioni
Tra i collaboratori di Peppe, i barman Vincenzo Cappello e Nicola Padorno, Sabri Bziouech, Guido Marino, Andrea Faraci, Montasar Mhalla, Raffaele Fuschi, Hedi Marchin. Un gruppo unito che tra veterani e nuove reclute diventa sempre più solido: “Siamo una famiglia – afferma Peppe Cirrito – è un piacere vedere come i ragazzi che fanno il primo corso poi si appassionano e proseguono con noi”. Da cinque anni la scuola attua un gemellaggio con la Drink Factory di Federico Mastellari a Bologna e Giovanni Ceccarelli, una delle migliori scuole di barman d’Italia.
La collaborazione con alcuni dei barman pluripremiati è un must della scuola, tra questi Giorgio Chiarello, campione di Flair con cui organizziamo corsi per aumentare le crust bartenders tools: skills, competenze e trucchi con l’attrezzatura. Altrettanto importanti sono le partnership con le aziende: Redbull, Campari e Montenegro sono tre delle tante aziende con cui la scuola collabora.