PALERMO. Sono venuti da ogni parte d’Italia a degustare i vini dei vignaioli protagonisti di NOT Rassegna dei Vini Franchi. L’evento, ideato e curato da Giovanni Gagliardi, Manuela Laiacona, Stefania Milano e Franco Virga, ha spostato a Sud il baricentro dei grandi appuntamenti nazionali dedicati ai vini naturali.
La grande affluenza di pubblico in queste seconda edizione, al padiglione Tre Navate, ha confermato la capacità attrattiva del format NOT che ha portato al centro del Mediterraneo 130 vignaioli da tutta Italia e dall’estero, coinvolto i personaggi tra i più autorevoli del mondo del vino, dello scenario gastronomico e dell’informazione di settore, offerto momenti di dibattito e confronto al convegno “Apocalittici e Integrati. Questioni di prospettive sui vini naturali e dinamiche di consumo”, con il contributo di Nomisma/Wine Monitor e del Master Masv dell’Università di Palermo.
Tremila visitatori circa, tra stampa, appassionati, operatori, hanno degustato un vasto repertorio, più di 500 vini, rappresentativo di un comparto in pieno fermento. La Rassegna ha anche favorito relazioni BtoB con importatori e addetti del settore Horeca.
“Questa edizione ha rappresentato il banco di prova per noi e per Palermo – commentano gli organizzatori -. Abbiamo accolto l’entusiamso dei produttori, felici di essere presenti al Sud che fino ad ora non aveva offerto uno spazio di grande richiamo. Abbiamo riscontranto il favore del pubblico, giunto da ogni parte d’Italia, che ha potuto conoscere meglio la materia dei vini naturali e confrontarsi direttamente con chi li produce, in un clima di estrema convivialità e senza barriere. Abbiamo puntato ancora di più sull’alto livello degli approfondimenti, sulla qualità dei contentui proposti nei laboratori, perché consapevoli di quanto sia importante dare l’opportunità di conoscere, imparare e relazionarsi con grandi esperti come Sandro Sangiorgi e Matteo Gallello di Porthos, l’ambasciatore dello Champagne in Italia Bernardo Conticelli, le giornaliste e comunicatrici Francesca Ciancio, Diletta Serena e Sonia Ricci, il presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiverisità Piero Sardo, Mateja Gravner e Morgane Fleury, Mattia Filippi e Ivan Cappello di Uva Sapiens”.
“Fare vino naturale va oltre l’ambito dell’agricoltura – afferma Arianna Occhipinti produttrice a Vittoria -. Significa essere coscienti e fare la propria parte nel territorio, essere sensibili alle problematiche che lo interessano, da quelle ambientali a quelle sociali. Il vignaiolo se ne fa carico nel suo piccolo”.
I vini franchi hanno acceso le serate di Palermo e provincia, prima e durante la rassegna, con il ciclo dei NOT OFF, il ciclo di aperitivi e cene che ha coinvolto ristoratori, enotecai, gestori di locali per diffondere la cultura del bere naturale. “Not vuole fare rete nel territorio. Uno dei principi del nostro format è creare sinergie tra tutti gli attori, dal consumatore al produttore passando per il ristoratore – dicono gli organizzatori -. I ristoratori hanno risposto al nostro appello, hanno aderito con entusiasmo creando il proprio evento addottando uno o più vignaioli partecipanti alla rassegna per una sera. Questo è un dato che indica quanto si stia diffondendo bene e stia crescendo una nuova coscienza, una nuova sensibilità”.