Palermo. L’olio extravergine Dop Monte Etna Natura Viva, prodotto dall’azienda Barbera, si è aggiudicato il premio internazionale Sofi Award come migliore olio del mondo.
Il premio internazionale Sofi Award
Il premio, nato nel 1952, promuove le eccellenze agroalimentari negli USA ed è conferito dalla Specialty Food Association di New York, che rappresenta oltre 3000 aziende dell’industria del food negli Stati Uniti.
Dunque, ancora un prestigioso riconoscimento per l’azienda Barbera, unica azienda siciliana che aveva già vinto l’Award nel 2014 con il Lorenzo n. 5. “Orgogliosi e felici per questo ennesimo riconoscimento – dichiarano dall’azienda Barbera – . La politica si attivi per una cabina di regia con gli assessorati strategici per rilancio del settore”.
I dettagli del premio e le caratteristiche dell’olio sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri 17 maggio nella sala rossa dell’Assemblea Regionale Siciliana, alla quale hanno partecipato l’imprenditore Manfredi Barbera, gli assessori regionali alle Attività Produttive e all’Agricoltura, Edy Tamajo e Luca Sammartino, il presidente del Consorzio di tutela della DOP, Gino Catania, il presidente del Cofiol, Mauro Lo Bue e il produttore agricolo Francesco Costanzo, che ha prodotto l’olio vincitore.
L’olio Barbera vincitore
L’olio biologico Dop Monte Etna Natura Viva Barbera è ottenuto da olive della varietà Nocellara Etna coltivate alle pendici del vulcano.
“Siamo orgogliosi e felici per questo ennesimo riconoscimento ha spiegato Barbera – che ci sarà certamente anche un ritorno di grande visibilità internazionale. Peccato che ne abbiamo solo 10mila bottiglie. Stiamo cercando di distribuirlo in piccole quantità a tutti coloro che ce lo hanno richiesto. Tutta la filiera dell’Etna si preparerà per aumentare dal prossimo anno la produzione e soddisfare meglio le richieste di mercato. Attendiamo dalla politica un sostegno per sostenere lo sforzo di aggregazione dei produttori siciliani della filiera dell’olio. Abbiamo più volte sottolineato l’importanza di una cabina di regia, che coniuga gli assessorati strategici come il Turismo, Attività Produttive, Agricoltura e Beni culturali, con manager in grado di realizzare una visione politica dello sviluppo economico perché solo così si può rilanciare il settore e fare sistema”.
Per Francesco Costanzo, il produttore delle olive da cui è stato ricavato l’olio premiato, “l’olivicoltura è stata per anni una coltura marginale. Poi, grazie a Barbera, abbiamo puntato alla qualità. Abbiamo voluto realizzare la Ferrari dell’olio”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mauro Lo Bue, presidente del Cofiol, che raggruppa 69 Frantoi, che precisa :” Il consorzio della filiera olivicola si impegna a garantire la qualità del prodotto attraverso le certificazioni e ribadiamo che l’importante è fare squadra, fare rete per he solo così si arriva lontano”.
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