PALERMO. Quattro Venti e Fondo Antico. Una serata d’atmosfera tra profumi, sapori, cibo e buon vino quella che si è tenuta ieri sera al ristorante Quattro Venti di via Enrico Albanese a Palermo.
L’occasione è stata l’avvio di una bella collaborazione tra il ristorante Quattro Venti e la Cantina Fondo Antico di Trapani.
Fondo Antico è un’azienda agricola che con i suoi 80 ettari di impianti a spalliera nel territorio di Trapani, delle varietà di grillo, nero d’avola e sirah, vanta una produzione nel rispetto della natura riducendo l’applicazione di fitofarmaci e utilizzando fonti di energie alternative.
Presente alla serata Lorenza Scianna, enologa di Fondo Antico che ha accompagnato gli ospiti raccontando l’origine e le caratteristiche dei vini proposti in abbinamento alle portate preparate dallo chef Filippo Ventimiglia.
Perfetti padroni di casa Gabriele Amato e Filippo Ventimiglia rispettivamente proprietario e chef-socio del Ristorante Quattro Venti che hanno voluto mettere insieme l’occasione della presentazione del nuovo menù con l’inizio di una nuova collaborazione con la cantina Fondo Antico.
“A cena con Lorenza…” è il titolo scelto per la serata-evento, che ha fatto registrare il sold out e ha visto la partecipazione di clienti affezionati e professionisti del settore e dell’informazione eno-gastronomica.
La degustazione inizia con lo sfincione palermitano, un must del ristorante Quattro Venti, preparato come vuole la tradizione, seguito dall’antipasto: Polpo fritto con cialda croccante, panella morbida alla curcuma e aria di prezzemolo servito in abbinamento con Grillo Parlante.
Un Grillo del 2017 fresco e profumato realizzato attraverso il raffreddamento e la pressatura soffice delle uve: affina quattro mesi sulle fecce fini “ sur lies”, a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox.
A seguire, lo chef Ventimiglia ha proposto i suoi Ravioli ripieni di baccalà e patate con zuppetta di frutti di mare e alghe croccanti, un tripudio di colori e sapori delicati e allo stesso tempo di carattere, sapientemente abbinati con Memorie, Nero d’Avola Rosato, 2013.
Un vino rosè atipico, ottenuto dalla macerazione delle bucce per qualche ora, pressatura e fermentazione in botti da 25 hl e in barriques di rovere francese. Affinamento: un anno in botte e barriques, segue affinamento in acciaio.
Un vino che rientra nella serie dei “vini della tradizione” della cantina come ci spiega Lorenza Scianna: “Un vino che sin dal primo assaggio mi ha riportato alla mente quello che beveva mio nonno, un sapore che rievoca ricordi ed emozioni, da qui il nome Memorie”.
Il secondo piatto proposto dallo chef è lo Sgombro in crosta di pane “cunzato”: un filetto di sgombro farcito con pane condito con olio e origano con una riduzione di pomodori secchi e accompagnato da una bieta rossa biologica in due consistenze.
“Tutte le verdure che proponiamo nel nostro menù – ci spiega chef Ventimiglia – provengono da un orto biologico dal quale ci riforniamo, un’attenzione in più che conferisce ai nostri piatti un sapore autentico e genuino.”
In abbinamento è stato servito Il Coro, Grillo, 2016. Fermentazione in presenza di bucce in vasche di acciaio. Affinamento in acciaio sulle fecce per 6 mesi.
La serata si conclude con un dessert che ha il sapore della tradizione palermitana e dell’arte della sperimentazione dello chef: Semifreddo al croccante di scaccio con riduzione di Baccadoro. Accompagnato appunto da Baccadoro, Grillo e Zibibbo, Vino passito realizzato con le uve Grillo e Zibibbo che vengono lasciate maturare sulla pianta.
Alla fine non resta che sfogliare il menù e programmare la prossima cena!