Sicilia Regione Gastronomica 2025: accordo Dipartimento Agricoltura – Ucrs e Fic 0

caponata Ucrs

Promuovere la ricca cultura gastronomica siciliana e valorizzare le produzioni agroalimentari tipiche del territorio. È questo l’obiettivo di un recente accordo siglato tra il Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana da una parte e l’Ucrs (Unione Regionale Cuochi Siciliana) e la Fia (Federazione Italiana Cuochi) dall’altra in vista del 2025, anno per il quale la Sicilia è stata riconosciuta “Regione della Gastronomia Europea”.

Il ruolo degli chef siciliani

Gli chef siciliani a cui viene riconosciuto il ruolo di veri ambasciatori della cucina dell’Isola, avranno un compito importante: raccontare la storia che sta dietro ogni piatto, esaltando la filiera che parte dal produttore e arriva al consumatore. E chi meglio di loro può farlo? Sono proprio loro, infatti, a scegliere gli ingredienti e a realizzare in cucina quei veri e propri capolavori che hanno permesso alla Sicilia di ottenere per il 2025 il riconoscimento di Regione gastronomica europea. 

A convincere i componenti della giuria dell’Igcat, l’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism, infatti, sono stati alcuni piatti iconici tipici della cucina siciliana (pasta con le sarde, sarde a beccafico, caponata, solo per citarne alcuni) quelli dai profumi inebrianti e sapori fortemente identitari dove il territorio è sempre presente ricordando alcuni valori fondamentali della gastronomia dell’Isola: stagionalità e prossimità.

L’accordo con però, va oltre. Non mira solo a valorizzare i prodotti locali, ma indica anche altre priorità come la promozione della sostenibilità alimentare, con i correlati effetti positivi sulla salute e sull’ambiente, e la lotta allo spreco alimentare.

Ucrs per la promozione delle eccellenze locali

L’accordo firmato dagli chef siciliani con il Dipartimento Agricoltura regionale rappresenta una svolta importante per la ristorazione siciliana che si concentrerà sempre più sull’utilizzo di prodotti di stagione e sulla riduzione degli sprechi alimentari. Aspetti essenziali per il futuro di una gastronomia sostenibile che contribuiscono a promuovere un’alimentazione sana e consapevole.

Lo chef Rosario Seidita, presidente dell’Urcs, ha sottolineato l’importanza di questo accordo, che permette un dialogo diretto con le istituzioni, essenziale per prepararsi al 2025. Seidita ha anche evidenziato come la cucina siciliana, dopo decenni di influenza francese, stia riscoprendo i suoi valori identitari, basati su prodotti di prossimità e piatti storici che vengono molto apprezzati anche dai turisti stranieri.

L’impatto sul turismo e la formazione dei giovani cuochi

La gastronomia siciliana è un elemento chiave per il turismo dell’isola. I piatti tradizionali, con i loro intensi odori e sapori, attirano turisti da tutto il mondo. L’accordo tra Dipartimento regionale Agricoltura e Ucrs punta anche a custodire e trasmettere il patrimonio professionale dei cuochi siciliani alle nuove generazioni, formando i futuri ambasciatori della cucina siciliana.

“Sicilia Regione della Gastronomia Europea 2025” sarà un’opportunità unica per mostrare al mondo l’incredibile patrimonio culinario dell’isola, ma la preparazione a questo evento unico che durerà un intero anno è stata anche l’occasione che ha fatto avvicinare il mondo della gastronomia a quello della produzione primaria e che in futuro, si spera, possa portare a collaborazioni sempre più strette. E per facilitarle sarebbe utile cominciare a parlare dell’eccellenza delle produzioni isolane presso gli istituti alberghieri. Senza escludere questa tematica dagli istituti superiori per il turismo, visto che la gastronomia è ormai uno degli importanti elementi che muove una fetta sempre crescente di turisti.

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