(di Marcello Malta) PALERMO. Sarà Jermann, la grande azienda del Collio friulano che nell’arco degli ultimi trent’anni ha portato alla conoscenza e all’apprezzamento dei suoi vini in tutto il mondo, la protagonista di “Ohi vite, ohi vite mia“, una degustazione di “bianchi” ideata ed organizzata da Maria Antonietta Pioppo, presidente di FIS Sicilia, Fondazione Italiana Sommelier, e prima Executive Wine Master in Sicilia. A seguirla, Orogastronomico.
Silvio Jermann, una storia che nasce nel ’70
La cantina nasce a fine Ottocento, ma la storia di Silvio Jermann comincia negli anni ’70, proprio quando comincia a produrre vini moderni dalla grande personalità. Gli stessi che sono in auge oggi. Centotrenta ettari di terreno vitato che ricevono amore smodato ed incondizionato quotidianamente, forse quasi maniacale. Jermann, nota per i suoi grandi bianchi e per i suoi rossi robusti, si avvale della collaborazione dell’agronomo Stefano Amadeo, il quale governa parte dei vigneti col regime biologico nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema. In cantina le moderne strumentazioni enologiche si fondono nel segno delle antiche tradizioni. Un’armonia unica che ritrovi tutta racchiusa nel calice.
Le etichette di Jermann
Sauvignon Blanc, Gewürztraminer, Chardonnay, Picolit, Malvasia Istriana, Ribolla Gialla, Friulano, Riesling, Pinot Bianco, Pinot Grigio, ma anche Pinot Nero, Franconia e Pignolo: sono queste le varietà che etichetta Jermann, alcuni dei quali oggi proverbiali, come il mito Vintage Tunina oppure col W… Dreams… … … (si chiama proprio così, coi puntini di reticenza che sottintendono in un primo momento Where the Dreams have no end, poi Were Dreams, now it is just wine, infine Where Dreams can happen) dedicato all’album The Joshua Tree degli U2 e alla canzone Where The Streets Have No Name.
Il Tappo a vite
Jermann è da sempre sostenitrice del tappo a vite a difesa della preservazione della vita di un vino e della sua conseguente evoluzione sicura. E il casuale e fastidioso sentore di tappo che ogni tanto può capite diventa, così, solo un brutto ricordo. La degustazione sarà guidata proprio da Silvio Jermann e curata dal direttore Edi Clementin e sarà occasione per la presentazione dei vini che hanno raggiunto numerosi riconoscimenti e premi di natura nazionale ed internazione, ottenendo la prestigiosa certificazione CasaClima Wine a dimostrazione dell’impegno e dell’orientamento alla sostenibilità ambientale.
A guidare la degustazione sarà Filippo Busato, docente di Fondazione Italiana Sommelier e Executive Wine Master. La degustazione si svolgerà a Villa Igiea giovedì 10 maggio dalle 19 alle 21,30.
Ecco i vini in degustazione:
Ribolla Gialla Vinnae 2009 tappo in sughero, bianco Igp
Ribolla Gialla Vinnae 2009 tappo a vite, bianco Igp
Capo Martino 2015 tappo a vite, bianco Igt da Friuliano, Picolit, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla
Vintage Tunina, verticale di tre annate (‘06-‘10-‘15) tappo a vite, bianco Igp da Sauvignon, Chardonnay, Picolit, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla.
Per info e partecipazione:
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