MILANO. Infilzato con la forchetta, disintegrato con le bacchette, inzuppato nella salsa di soia. Si segue la moda del sushi senza saperne, però, le regole del galateo nipponico. E così si assiste a scene fantozziane.
Impariamo, allora, cosa ordinare, come servirsi e come mangiare.
IL SUSHI NON SI SPEZZA. Il sushi si mangia in un sol boccone. Non si spezza con la forchetta la creazione dello chef.
LE SALSE. La salsa di soia va versata un po’ nella ciotola. Il sashimi si intinge nella salsa prima di essere mangiato. Per sashimi s’intendono le fette di solo pesce.
LA SALSA DI SOIA. I nigiri non si immergono nella salsa di soia, ma vanno intinti nella parte del pesce. In questo modo si evita che il riso si rompa.
IL WASABI. Il wasabi è una radice dal sapore molto forte. Mai annacquarlo però dentro la salsa di soia, per formare una salsa che rovinerebbe il gusto di entrambi.
ZENZERO CANDITO. Lo zenzero non si condisce! I giapponesi lo usano soltanto per pulire la bocca fra una portata e l’altra.
LE BEVANDE. Non versatevi da bere. Servite i vostri commensali, penseranno loro a fare altrettanto con voi.
LE BACCHETTE. Una volta che avete separato le bacchette, non sfregatele per eliminare le schegge di legno: si darebbe l’impressione che si reputino di bassa qualità.
DOVE LE APPOGGIO: meglio sistemarle sull’apposito poggia bacchette o al bordo del piatto, mai sopra alle ciotole o infilate dentro al riso. Vietato infilzarci le pietanze.
Mangiando il sushi, cioè i rotolini di alghe e pesce, le bacchette non si usano. Meglio le mani ma in un sushi bar. Farlo nel ristorante di pregio è da cafoni.
IL SUSHI. Esistono infatti tantissime varietà di sushi, che cambiano in base ai ripieni, le guarnizioni, i condimenti e al modo in cui sono combinati gli ingredienti.