CONTESSA ENTELLINA (Pa). È alla sua terza edizione ed anche quest’anno la manifestazione “Terre Sicane Wine Fest” ha riscosso notevole successo a Contessa Entellina (Pa) presso l’AbbaziaSanta Maria del Bosco nei giorni tra il 20 e il 22 agosto. L’evento, perfettamente contingentato secondo le direttive e le disposizioni governative in materia Covid-19, ha ospitato qualche centinaio di persone ed è stato promosso dal comune della cittadina palermitana, dalla Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori di Sicilia, dalla Strada del Vino delle Terre Sicane. Undici le aziende partecipanti che hanno visto protagonista il vino del vitigno bianco più in auge in Sicilia in questi ultimi anni, molto diffuso in questo areale di collina: il Grillo. Tutti i campioni erano monovarietali. Si presentavano “blindati” per evitare compromissioni dovute alla riconoscibilità di questa o di quell’altra etichetta ed hanno coinvolto espressioni di Grillo che andavano dall’ultima annata, la 2020, fino a coinvolgere una 2018. Otto i giudici giornalisti di settore e sommelier che si sono prestati al tasting sotto la guida di Luigi Salvo, giornalista enogastronomico e giudice internazionale di concorsi enologici: tra questi Valeria Lopis Rossi, Dario Costanzo, Fabio Cristaldi e Domenico Vecchio. Dopo un paio d’ore di analisi e confronti di giudizi, con la media voto di 88,67 è risultato vincitore della manifestazione il Grillo “Rahana” 2020 di De Gregorio, che stacca di “soli” 17 centesimi il secondo classificato. Questo a testimonianza valida che la qualità enologica nel territorio sicano è non indifferente ed in continua ascesa. Il vino è prodotto su suoli limoso-argillosi con uve della zona di Sciacca in Contrada Isole Carboy. Ha una resa di 70 quintali per ettaro e sosta 6 mesi in acciaio prima di essere imbottigliato. Sapido e minerale, connotazione identitaria per questo Grillo che risente molto della vicinanza del mare e che ne governa l’evoluzione. Complessità e ricchezza aromatica che spazia tra gradevoli note agrumate, come cedro e pompelmo, freschi echi floreali e piccole sensazioni verdi. Una insolita acidità per un Grillo (quasi) di mare ne sostiene il sorso, corroborato da una perfetta corrispondenza odori-aromi. Il Terre Sicane Wine Fest 2021, però, non prevedeva solo il premio per il miglior Grillo. Quest’anno, infatti, s’è voluto dare spazio alla “piacevolezza”, ossia a quel vino che, nonostante non avesse punte di diamante nei parametri degustativi, accattivasse dal punto di vista del fascino e della seduzione i giudici. Ha vinto con suffragio quasi plebiscitario un’annata 2019: il Grillo “Helios” di Di Giovanna. Un vino che Klaus e GuntherDi Giovanna hanno voluto dedicare al papà Aurelio, tra i pionieri di questa rivoluzione enologica sulle Terre Sicane cominciata agli albori degli anni ‘80. È coltivato in regime bio e con filosofia produttiva vegan friendly a Contessa Entellina a 450 metri sul vigneto Paradiso di circa 30 anni. Sta otto ore a contatto con le bucce. Parte della massa affina 12 mesi in tonneau francesi, il resto circa 9 mesi sulle fecce fini in acciaio. Splendide le sue sensazioni aromatiche che spaziano dall’agrumato del pompelmo rosso, ai fiori bianchi, ai frutti tropicali e a quelle splendide sensazioni erbaceo-vegetali che lo griffano. In bocca è ampio, ma anche molto vibrante per via di questa sua acidità che si fa spazio nella struttura. Ritorna la corrispondenza odorosa con sensazioni gustative invitanti che spaziano tra il tropicale e l’erbaceo.
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Terre Sicane Wine Fest 2021, sugli scudi il Grillo: vincono “Rahana” De Gregorio ed “Helios” Di Giovanna
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