PALERMO. Le uova di Pasqua 2018 artigianali diventano arte e prendono la forma di Emoticon. Le faccine buffe, bruttine e divertenti, super cliccate su WhatsApp e Facebook, escono dallo schermo per essere mangiate. Per la felicità dei più ghiotti, i personaggi diventano di cioccolato per mano del pastry chef Mauro Lo Faso, della pasticceria Delizia di Bolognetta. E mostra i piccoli capolavori ad orogastronomico.
Le uova di Pasqua 2018 innovative
La Pasqua da vita e nuovi stimoli ai pasticceri/cioccolatieri, che con tecnica e maestria danno forma alla loro fantasia. Le uova di Pasqua 2018 innovative possono essere incartate o artistiche.
L’artistico è un tripudio di colori, forme, giochi strutturali senza confini, perché la fantasia è intramontabile. Così le vetrine di via Vittorio Emanuele 38 si riempiono di dolci colori.
Uova di Pasqua, dolcezza e arte in un palloncino
Non più le classiche uova di Pasqua artigianali, ormai viste e riviste. L’innovazione abbraccia la creatività e conquista l’attenzione dei più piccoli. Le uova di cioccolato prendono il volo. Dall’estro del giovane pasticcere Mauro Lo Faso, 24 anni, l’uovo di Pasqua 2018 si trasforma in un palloncino colorato che, con abilità e maestria di materie prime, sembra quasi possano volare e con un morso scoppiare.
“Le festività devono avere il gusto della tradizione ma devono camminare al passo con i tempi. La forma che abitualmente uso è la classica rigida – precisa Lo Faso – cerchiamo, tuttavia, di soddisfare le diverse richieste dei clienti. Non mancano infatti le uova al cioccolato bianco, al latte, marmorizzato ed inoltre a due facce. Numerose le ordinazioni ed i clienti che ci portano i regali da inserire all’interno dell’uovo”.
Il giovane Willy Wonka utilizza colori isolani: dal giallo del limone al verde del cedro all’arancione delle arance siciliane. Il cioccolato di alta qualità resta fedele alla tradizione: fondente, al latte e bianco. In altri casi, il gusto viene esaltato dai prodotti made in Sicily, quali il pistacchio di Bronte o le mandorle di Avola. Straordinari capolavori, realizzati da Mauro Lo Faso che, con minuziosità, ne fa delle uova artistiche in grado di incantare tutte le età. Le uova di cioccolato sono spruzzate con burro di cacao, cioccolato bianco e un “pizzico di amore”.
Uova di Pasqua: l’origine della tradizione
C’è chi lo ama più dolce al latte, chi invece preferisce il gusto quasi amarognolo del cioccolato ed è un purista, preferendo sempre il nero fondente. La tradizione dell’uovo di Pasqua di cioccolato è relativamente recente, ma deriva da un’antica tradizione pasquale che prevedeva già nel Medioevo lo scambio di uova vere, spesso decorate e per il Cristianesimo simbolo di rinascita dell’uomo in Cristo.
Da sempre l’uovo è stato considerato un efficace simbolo di fertilità, purezza, rinascita e anche portatore di forza, perché contiene i semi della vita. Questo simbolo si legò strettamente alla festa della Pasqua e la Chiesa cristiana non si oppose.Per i cristiani l’uovo non è solo vita, ma raffigura la rinascita della vita oltre la morte.
Presso l’antica Roma si usava dire:”Omne vivum ex ovo” (ogni vita proviene dall’uovo) e i contadini avevano la consuetudine di seppellire un uovo dipinto di rosso nei campi per propiziarsi un buon raccolto. In alcune culture Terra e Cielo, unendosi, formavano proprio un uovo, simbolo di vita. Per gli antichi Egizi l’uovo era invece l’origine di tutto e il fulcro dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco).
Siccome in Primavera la natura risorge, i Persiani amavano poi regalarsi proprio delle uova, simbolo di nuova vita. Proprio per i poteri speciali che gli si attribuivano, venivano interrate sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano il male, venivano portate in grembo dalle donne in gravidanza per scoprire il sesso del nascituro e le spose vi passavano sopra calpestandole prima di entrare nella loro nuova casa.
Quest’uso va molto indietro nel tempo, ma le uova più famose furono sicuramente quelle del famoso orafo Peter Carl Fabergè che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro, la commissione per la creazione di un dono speciale per la zarina Maria.
Il primo Fabergè fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare al suo interno un piccolo pulcino d’oro e una miniatura della corona imperiale. Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono all’orafo di prepararne uno ogni anno.