VERONA. Momento di confronto e condivisione per la Sicilia al PalaExpo di Vinitaly sui temi dello sviluppo sostenibile delle cantine aderenti al programma.
Vinitaly, la Sicilia scommette
su progetti green
In sala Respighi della fiera di Verona interessante appuntamento dedicato ai principi e ai progetti di viticoltura green messi in pratica sull’isola grazie al protocollo SOStain, il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia.
Moderato da Federico Quaranta il talk “SOStain, la sostenibilità made in Sicily” è stato aperto da Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, che ha sottolineato come la Sicilia sia il simbolo più potente e la migliore ambasciatrice nel mondo del valore della sostenibilità.
Successivamente Fabio Piccoli, direttore editoriale di Wine Meridian, ha riportato alcuni dati di rilievo a partire dalla crescita esponenziale del mercato dei vini da viticoltura sostenibile nelle sue varie “versioni” pari quasi al 168% nell’ultimo decennio.
Alberto Tasca, presidente Fondazione SOStain:
risultati soddisfacenti
«Eravamo pochissimi quando siamo partiti due anni fa e in poco tempo sono diventate 37 le cantine associate – ha sottolineato Tasca. Tra queste 22 sono già certificate, per 5.131 ettari di superficie vitata e 20.229.200 bottiglie. Queste realtà condividono la volontà di sperimentare buone pratiche finalizzate al rispetto dell’ecosistema, nella valorizzazione della biodiversità e nella creazione di un modello produttivo virtuoso».
Lucrezia Lamastra, coordinatrice del Comitato Scientifico Fondazione SOStain Sicilia, ha poi aggiunto: «C’è un fil vert che unisce i 10 requisiti minimi di SOStain, composto da quattro visualizzazioni: quella della bilancia, necessaria per misurare la propria impronta ma anche per avere il senso della misura. Quella della natura, che rimanda all’importanza della cura dell’ambiente. Quella della Sicilia, protagonista di un programma nato in Sicilia, per la Sicilia. Quella del patto, alla base di un accordo di collaborazione/condivisione tra le aziende, il comitato scientifico e i consumatori».
Successivamente un panel di interventi dedicati a progetti emblematici e collaborazioni.
“La bottiglia 100% Sicilia”, a cura di O-I, azienda leader nella produzione di contenitori in vetro. Grazie all’impulso della Fondazione SOStain Sicilia, si è concretizzato il progetto “100% Sicilia”, nato dall’unione di O-I Italy e da Sarco Srl, azienda siciliana che opera nel settore dei servizi ambientali e dei rifiuti: un’iniziativa che mira alla produzione di una bottiglia leggera, in grado di abbattere le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto del vetro, poiché prodotta interamente in Sicilia con il 90% di vetro riciclato proveniente unicamente dalla Regione.
“Una seconda vita per i tappi della aziende SOStain” è la nuova collaborazione con Amorim Cork Italia, realtà leader nella produzione dei tappi di sughero, pioniera della “giustizia sociale” per una gestione di valore del capitale umano, da decenni modello anche in materia di sostenibilità ambientale e culturale.
L’azienda propone la raccolta di tappi in sughero usati e i tappi ridotti in granina daranno vita a mobili di design della collezione Suber. Una parte del ricavato verrà donato a un’associazione no profit del territorio siciliano. Il progetto originario si chiama ETICO ed è attivo in varie regioni da oltre dieci anni.
Tra i progetti presentati, anche quello realizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela Vini DOC Etna, per incentivare anche le piccole aziende del territorio etneo a misurare il proprio livello di sostenibilità e ottenere la certificazione SOStain.